Colombia, Petro esprime preoccupazione per il ‘silenzio’ sulle azioni Usa nei Caraibi

Marianna Perrone

Novembre 2, 2025

Il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha espresso forti critiche nei confronti dell’Organizzazione degli Stati Americani (Osa) e dei governi della regione per quello che ha definito un preoccupante “silenzio” sulle presunte violazioni dei diritti umani da parte degli Stati Uniti nel Mar dei Caraibi. Questa dichiarazione è stata rilasciata il 15 gennaio 2025, in un contesto di crescente tensione internazionale.

Osservazioni critiche di petro

Le osservazioni di Petro arrivano in seguito a operazioni militari statunitensi che hanno portato alla distruzione di oltre dieci imbarcazioni, ritenute appartenenti a trafficanti di droga, e di un sottomarino. Questi interventi hanno, purtroppo, causato la morte di più di cinquanta persone. La gravità di tali eventi ha sollevato interrogativi sulla legittimità delle azioni statunitensi e sulla risposta della comunità internazionale.

Interrogativi sull’atteggiamento dell’osa

Il presidente colombiano ha sollevato interrogativi critici riguardo all’atteggiamento dell’Osa, chiedendo perché l’organizzazione non si riunisca per affrontare la questione delle violazioni del diritto internazionale. “Se l’amministrazione Trump sta violando il diritto internazionale attaccando persone con una forza sproporzionata – ovvero, con esecuzioni extragiudiziali, come affermano le Nazioni Unite – perché l’Osa non si riunisce per studiare il problema? Perché il silenzio dei progressisti e dei governi?”, ha scritto Petro su X, evidenziando la necessità di un’azione collettiva e di una maggiore attenzione alle dinamiche in corso.

Dibattito sulla responsabilità degli stati americani

Le parole di Petro hanno suscitato un dibattito acceso sulla responsabilità degli Stati americani e sull’importanza di una risposta coordinata da parte della comunità internazionale per garantire il rispetto dei diritti umani e la legalità internazionale nel contesto delle operazioni militari. La situazione nel Mar dei Caraibi continua a essere monitorata con attenzione, mentre i leader regionali sono chiamati a prendere posizione su queste delicate questioni.

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