Il Giappone considera l’acquisizione di sottomarini a propulsione nucleare

Egidio Luigi

Novembre 1, 2025

Il ministro della Difesa giapponese, Shinjiro Koizumi, ha confermato che “tutte le opzioni sono sul tavolo” per potenziare le capacità difensive del Giappone, includendo la possibilità di dotare la marina di sottomarini a propulsione nucleare. Questa affermazione è stata fatta in un contesto di sicurezza sempre più precario. La dichiarazione è stata rilasciata il 3 gennaio 2025, a seguito dell’annuncio del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha comunicato che Washington ha dato il via libera alla Corea del Sud per la costruzione di un sottomarino nucleare presso un cantiere navale di Filadelfia.

Il contesto della sicurezza regionale

Il Giappone si trova ad affrontare una situazione di sicurezza sempre più complessa, con tensioni crescenti nella regione dell’Asia orientale. Le manovre militari della Corea del Nord e l’espansione delle capacità militari della Cina sono fattori che preoccupano non solo Tokyo, ma anche gli alleati statunitensi e sudcoreani. La decisione della Corea del Sud di sviluppare un proprio sottomarino nucleare rappresenta un significativo cambiamento nella dinamica di potere nella regione, permettendo a Seoul di unirsi al gruppo esclusivo di sei nazioni già dotate di questa tecnologia avanzata: Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Russia, Cina e India.

Il Giappone, che ha una lunga storia di pacifismo post-bellico, sta valutando attentamente le sue opzioni per garantire la propria sicurezza nazionale. La possibilità di dotarsi di sottomarini a propulsione nucleare segnerebbe un cambiamento radicale nella politica di difesa nipponica, tradizionalmente limitata da una costituzione pacifista. Koizumi ha sottolineato che l’obiettivo è quello di rafforzare le difese del Giappone in un contesto di crescente instabilità, enfatizzando la necessità di prepararsi a qualsiasi eventualità.

Le implicazioni per la cooperazione internazionale

La decisione della Corea del Sud di costruire un sottomarino nucleare ha sollevato interrogativi sul futuro della cooperazione militare nella regione. Gli Stati Uniti, attraverso il loro supporto a Seoul, hanno dimostrato un impegno a lungo termine per la sicurezza dei loro alleati in Asia. Questo passo potrebbe anche influenzare le relazioni tra Giappone e Corea del Sud, storicamente segnate da tensioni legate a questioni storiche e territoriali.

Il Giappone potrebbe essere costretto a riconsiderare le sue alleanze e strategie di difesa in risposta a questo sviluppo. La creazione di una marina sudcoreana con capacità nucleari potrebbe spingere Tokyo a intensificare la propria cooperazione militare con gli Stati Uniti e altri alleati, come l’Australia e India, per garantire un equilibrio di potere nella regione.

In questo scenario, la strategia di difesa giapponese potrebbe evolversi per includere non solo un aumento delle capacità navali, ma anche una maggiore integrazione delle forze armate nipponiche con quelle statunitensi. La questione della sicurezza regionale rimane cruciale, con il Giappone che si trova a dover affrontare sfide significative nel mantenere la stabilità in un ambiente geopolitico in rapido cambiamento.

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