Regno Unito: il principe Andrea perde tutti i suoi titoli nobiliari

Egidio Luigi

Ottobre 31, 2025

Re Carlo ha annunciato, attraverso un comunicato ufficiale, la revoca di tutti i titoli e onori al fratello, l’ex principe Andrea, coinvolto nello scandalo legato a Jeffrey Epstein. Da questo momento, il terzogenito della regina Elisabetta sarà conosciuto con il nome di Andrew Mountbatten-Windsor. Fonti vicine al Palazzo rivelano che questa decisione è stata condivisa con il primo ministro Keir Starmer e ha ricevuto il sostegno dell’erede al trono, il principe William.

La scelta di re Carlo

La scelta di Re Carlo, avvenuta nel mese di marzo del 2025, segna un passaggio significativo per la monarchia britannica, evidenziando la volontà di mantenere un’immagine di integrità e rispetto nei confronti del pubblico. Il caso Epstein ha avuto un impatto profondo sulla reputazione di Andrea, il quale, nonostante fosse stato un membro attivo della famiglia reale, si è trovato al centro di una controversia che ha scosso le fondamenta della monarchia.

Il contesto della decisione

La decisione di revocare i titoli è stata presa in un contesto di crescente pressione da parte dell’opinione pubblica, che ha chiesto a gran voce misure decisive per affrontare le problematiche legate agli scandali. L’azione di Re Carlo riflette un cambiamento di rotta rispetto alle pratiche del passato, dove i membri della famiglia reale hanno spesso mantenuto i loro titoli nonostante le controversie.

La posizione del principe Andrea

Il principe Andrea, che in passato ha ricoperto ruoli ufficiali e ha partecipato a numerosi eventi pubblici, si trova ora in una posizione precaria. La sua esclusione dai titoli reali rappresenta non solo una sanzione personale, ma anche un chiaro messaggio da parte della monarchia riguardo alla tolleranza zero nei confronti di comportamenti che possano compromettere l’immagine della famiglia reale.

Reazione del pubblico e dei media

La reazione del pubblico e dei media a questa decisione sarà da monitorare nei prossimi mesi, poiché la monarchia britannica si trova a dover affrontare sfide significative in un’epoca di cambiamenti e di aspettative elevate nei confronti delle istituzioni.

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