Il presidente di Panama, José Raúl Mulino, ha affrontato il tema della corruzione durante la sua conferenza stampa settimanale tenutasi il 15 gennaio 2025. Nel suo intervento, ha commentato la recente bocciatura da parte della Commissione Affari Costituzionali e di Governo dell’Assemblea Nazionale di due proposte di legge presentate dal procuratore Luis Gómez Rudy. Queste proposte miravano a potenziare le indagini sui reati legati alla corruzione nel paese.
La posizione del presidente sulla corruzione
Mulino ha sottolineato che, a suo avviso, la corruzione non richiede nuove leggi per essere affrontata. “In questo Paese, la corruzione non ha bisogno di nuove leggi. Deve essere combattuta davvero, con risolutezza e determinazione”, ha dichiarato il presidente, evidenziando la necessità di un approccio più attivo nella lotta contro questo fenomeno.
Normative esistenti e preoccupazioni
Il presidente ha proseguito affermando che le normative attualmente in vigore sono già adeguate per affrontare le problematiche legate alla corruzione. Tuttavia, ha espresso preoccupazione per il fatto che, nonostante la presenza di tali leggi, non si stia assistendo a progressi significativi. “Onestamente, quello che dobbiamo fare è metterci al lavoro. Le norme che già abbiamo sono più che sufficienti per risolvere questi problemi nel Paese. Ma per qualche motivo, non sta succedendo nulla. Non è un problema nostro, né dell’esecutivo”, ha aggiunto Mulino.
Reazioni alla bocciatura delle proposte
Queste dichiarazioni giungono in un momento in cui il dibattito sulla corruzione e la trasparenza in Panama è particolarmente acceso. La bocciatura delle proposte legislative ha suscitato reazioni contrastanti tra i membri dell’Assemblea Nazionale e la società civile, sollevando interrogativi sulla reale volontà politica di affrontare un tema così delicato.
 
 