Il segretario del Consiglio di Sicurezza della Federazione Russa, Serghei Shoigu, ha recentemente dichiarato che i test nucleari non si sono mai interrotti in alcun Paese dotato di armi nucleari. Le sue affermazioni, riportate dall’agenzia Interfax, evidenziano che, sebbene non siano stati condotti test fisici, le valutazioni sono state effettuate attraverso modelli matematici e sistemi computerizzati. Shoigu ha sottolineato che tali simulazioni sono state portate avanti senza alcuna pausa, nemmeno per un’ora.
Dichiarazioni in un momento delicato
Queste dichiarazioni giungono in un momento delicato, dopo che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha manifestato l’intenzione di riprendere i test nucleari. La posizione di Shoigu sembra rispondere direttamente a questa proposta, chiarendo che le attività di ricerca e sviluppo nel campo nucleare continuano in modo indiretto, attraverso tecnologie avanzate di calcolo.
Contesto globale di tensione nucleare
L’affermazione del segretario russo si inserisce in un contesto globale di crescente tensione riguardo alla proliferazione nucleare. I Paesi dotati di arsenali nucleari, tra cui Stati Uniti e Russia, sono costantemente in competizione per mantenere e modernizzare le proprie capacità militari. Shoigu ha evidenziato che l’uso di modelli matematici consente di effettuare analisi e previsioni senza la necessità di esperimenti fisici, una pratica che, secondo lui, è adottata da tutte le nazioni con capacità nucleari.
Temi caldi nel dibattito internazionale
La questione del disarmo nucleare e la possibilità di riprendere i test fisici sono temi caldi nel dibattito internazionale. La Russia, come altri Stati, è attenta a monitorare le mosse degli Stati Uniti, in particolare in un periodo in cui le relazioni tra le due potenze sono tese. La dichiarazione di Shoigu non solo mette in luce la posizione della Russia, ma solleva interrogativi sulla direzione futura delle politiche nucleari globali e sulla stabilità del sistema di sicurezza internazionale.
 
 