L’addio a Beatrice: la città di Roma si stringe attorno alla famiglia

Egidio Luigi

Ottobre 31, 2025

Nella giornata di ieri, 25 gennaio 2025, la Basilica dei Santi Pietro e Paolo all’Eur ha accolto un gran numero di amici e familiari per dare l’ultimo saluto a Beatrice Bellucci, una giovane di vent’anni tragicamente scomparsa in un incidente stradale avvenuto una settimana fa su via Cristoforo Colombo. La giovane era stata travolta da un’automobile di marca Bmw che procedeva a velocità sostenuta. Il feretro bianco è stato accolto da un applauso carico di emozione, mentre la madre, Teresa, ha lanciato un grido straziante: “Amore mio, tutta Roma è qui per te”.

Durante la celebrazione funebre, officiata da monsignor Giulio Albanese, il clima di dolore e rabbia ha permeato l’assemblea. Nella sua omelia, Albanese ha trasmesso un messaggio forte e chiaro, rivolto sia alle istituzioni che ai cittadini: “Ci vuole rispetto per la legalità quando si va in macchina. In questa città, il codice della strada viene troppo spesso ignorato”.

Un appello alla responsabilità collettiva

Monsignor Albanese ha poi lanciato un appello alla politica e alla comunità, sottolineando l’importanza di dare il buon esempio nel rispetto delle normative stradali. “Come credenti e cittadini, siamo chiamati a rispettare la legalità quando ci muoviamo su strada, sia in auto che in motorino. La vita è sacra e dobbiamo affermare il primato della prevenzione. Questa è una responsabilità che riguarda tutti noi. Nessuno può dire: ‘Io non c’entro'”, ha affermato il religioso.

Il ricordo di Beatrice è stato centrale nella celebrazione. Albanese ha descritto la giovane come una persona dal cuore grande, capace di vedere il bene, sorridere alla vita e vivere in armonia. Ha esortato i presenti a trasformare il dolore in un impegno attivo affinché tragedie simili non si verifichino più.

Le parole dei familiari

Al termine della funzione, il padre di Beatrice, Andrea, ha condiviso parole toccanti, esprimendo gratitudine per i vent’anni di vita della figlia: “Ti ringrazierò sempre per i tuoi vent’anni, belli e pieni di luce, come il sole che è uscito oggi”. Durante il tragitto verso la basilica, la famiglia ha ascoltato “Unica” di Antonello Venditti, un brano che ha rispecchiato l’unicità di Beatrice. La madre, Teresa, con la voce spezzata dal pianto, ha dichiarato: “Se sto in piedi è grazie a Bea”, esprimendo il profondo legame che la univa alla figlia.

La celebrazione ha rappresentato non solo un momento di addio, ma anche un richiamo alla comunità affinché si prenda coscienza della necessità di una maggiore attenzione e responsabilità sulle strade, affinché la memoria di Beatrice possa contribuire a un cambiamento reale.

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