Nuovi attacchi aerei sulla Striscia di Gaza: oltre 100 palestinesi morti, tra cui molti bambini

Egidio Luigi

Ottobre 30, 2025

La situazione nel Medioriente continua a essere caratterizzata da un delicato equilibrio tra tregua e conflitto. Nella mattinata del 15 marzo 2025, alcuni media palestinesi hanno riportato notizie di nuovi raid aerei israeliani che hanno colpito il nord e il centro della Striscia di Gaza. Secondo quanto pubblicato dal quotidiano Haaretz, le forze armate di Tel Aviv, nonostante avessero precedentemente annunciato una ripresa della tregua, hanno giustificato le operazioni aeree affermando di aver neutralizzato una “minaccia imminente”.

Le conseguenze degli attacchi aerei

Le ripercussioni di questi attacchi sono state devastanti. La Difesa civile palestinese di Gaza ha comunicato che gli ultimi bombardamenti israeliani hanno provocato la morte di oltre 100 palestinesi, tra cui almeno 40 bambini. Questi eventi segnano un ulteriore aggravamento della crisi umanitaria nella regione, dove la popolazione civile continua a pagare un prezzo altissimo a causa del conflitto in corso. Le organizzazioni umanitarie stanno lanciando appelli per un maggiore supporto e per l’interruzione delle ostilità, sottolineando l’urgenza di proteggere i civili e garantire l’accesso agli aiuti necessari.

La questione degli ostaggi

In un contesto già complesso, la situazione degli ostaggi israeliani rimane una questione critica. Il gruppo islamista Hamas ha reso noto di aver rinvenuto i resti di altri due ostaggi israeliani, sollevando preoccupazioni e tensioni ulteriori. Si prevede che Hamas possa consegnare i corpi di quattro ostaggi nei prossimi giorni, ma i dettagli su questo processo rimangono incerti. La questione degli ostaggi è sempre stata al centro delle negoziazioni tra le parti e continua a influenzare le dinamiche del conflitto.

La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi, sperando in una risoluzione pacifica della crisi, mentre le violenze continuano a imperversare nella regione. La fragilità della tregua e la continua escalation degli attacchi pongono interrogativi sul futuro della stabilità in Gaza e sull’intera area del Medioriente.

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