Fondazione Musica Roma: protagonisti Celestini, Fresu, Augias e Sala

Marianna Perrone

Ottobre 30, 2025

Il teatro torna a rivestire un ruolo di primo piano all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma, con un calendario ricco di eventi che si protrarrà fino alla primavera del 2026. Questa stagione teatrale, promossa dalla Fondazione Musica per Roma, si propone di esplorare una molteplicità di linguaggi e generi, dando spazio a autori, attrici e attori capaci di interpretare le complessità della società contemporanea. L’iniziativa rappresenta un rinnovato impegno nella narrazione del presente attraverso le voci di protagonisti della scena sia italiana che internazionale.

I percorsi tematici del teatro

Quattro distinti percorsi tematici caratterizzano il programma, ognuno dei quali, pur mantenendo una propria identità, si intreccia con gli altri per restituire una visione complessiva della vitalità del teatro di ricerca. Il primo di questi percorsi prende avvio il 31 ottobre 2025 con le autrici del podcast Bouquet of Madness, Martina e Federica, che si esibiranno dal vivo in uno spettacolo che combina cronaca nera e ironia. Il 2 novembre, Ascanio Celestini, insieme a Marco Damilano, renderà omaggio a Pier Paolo Pasolini, in occasione del cinquantesimo anniversario della sua scomparsa, presentando un’opera che fonde poesia civile e teatro popolare. Il 29 novembre, Corrado Augias proporrà Novecento, un viaggio che esplora il ventesimo secolo, seguito il 5 dicembre da Crescere, la guerra, uno spettacolo di Francesca Mannocchi e Rodrigo d’Erasmo, che intreccia testimonianze provenienti dai fronti di guerra, sia passati che attuali. Il 6 dicembre, Walter Veltroni e Cecilia Sala porteranno in scena Le emozioni che abbiamo vissuto e Una notte a Teheran, raccontando un presente in costante evoluzione. Dal 12 al 14 dicembre, sarà la volta della prima assoluta di La Rivolta dei Bambini, un musical natalizio interpretato da un coro di voci bianche, che intende celebrare la gioia e la speranza contro il contesto di conflitti e guerre.

Inclusione e condivisione nel teatro

Il secondo filone del programma evidenzia il valore dell’inclusione e della condivisione. Il 25 gennaio 2026 debutta Olympe, scritto e diretto da Francesca Tricarico, che vedrà sul palco ex detenute della Compagnia Le Donne del Muro Alto, provenienti dal carcere femminile di Rebibbia. Il 8 febbraio, la Compagnia del Teatro Patologico presenterà La Commedia Divina, mentre il 27 marzo sarà la volta di Odysseia – I Suoni di Ulisse, entrambi gli spettacoli affrontano tematiche legate all’emarginazione e all’integrazione. Il 10 marzo, il Teatro Libero di Rebibbia porterà in scena Rebibbia: La città invisibile, ispirato alle opere di Italo Calvino, offrendo una riflessione su libertà e immaginazione.

Il potere del riso e della narrazione sonora

Il terzo percorso si concentra sul potere liberatorio del riso, unendo riflessione e leggerezza. Edoardo Leo tornerà il 31 dicembre e il 1° gennaio con Ti racconto una storia, un appuntamento tradizionale di Capodanno. Il 20, 21 e 22 febbraio, Alessandro Bergonzoni presenterà il suo nuovo e surreale spettacolo Arrivano i Dunque. L’attenzione è rivolta anche a Louis C.K., uno dei comici più influenti a livello internazionale, che il 15 febbraio sarà all’Auditorium con il suo tour Ridiculous, in esclusiva italiana.

Il quarto e ultimo filone del programma si basa sul potere evocativo del suono come strumento narrativo. Dal 27 febbraio al 1° marzo, Paolo Fresu offrirà Kind of Miles, un tributo al genio di Miles Davis, mentre il 4 dicembre Ivan Talarico presenterà Vaniloqui, un viaggio tra ironia e poesia, mescolando canzoni e riflessioni.

Raffaele Ranucci, amministratore delegato della Fondazione Musica per Roma, ha sottolineato come questa stagione nasca da un impegno costante a superare i confini della musica, abbracciando tutte le forme artistiche e creando un dialogo creativo tra linguaggi diversi, con l’obiettivo di raggiungere il maggior numero possibile di pubblici. Il teatro si configura così come un’importante opportunità per raccontare il nostro tempo e per ascoltare le voci del contemporaneo.

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