Il Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti ha annunciato una decisione significativa il 5 gennaio 2025, revocando ben 13 rotte di compagnie aeree messicane, sia attive che programmate, verso i propri aeroporti. Questa scelta è stata motivata dal mancato rispetto, da parte del Messico, di un accordo sul trasporto aereo stipulato nel 2015, come dichiarato in un comunicato ufficiale.
Dettagli della revoca delle rotte
L’ordinanza, emessa dall’amministrazione attuale, non si limita a cancellare le rotte aeree, ma estende anche la revoca a tutti i servizi combinati di passeggeri e merci tra gli Stati Uniti e l’aeroporto internazionale Felipe Ángeles di Città del Messico. Questa decisione rappresenta una reazione diretta alle violazioni percepite dell’accordo bilaterale che regola il trasporto aereo tra i due Paesi.
Il Segretario ai Trasporti, Sean Duffy, ha spiegato che l’adozione di questa misura è stata necessaria a causa del “persistente abuso” da parte del Messico nei confronti dell’accordo firmato dieci anni fa. Duffy ha sottolineato l’importanza di mantenere gli impegni internazionali e ha evidenziato che il rispetto di tali intese è fondamentale per le relazioni commerciali tra le nazioni.
Le dichiarazioni di Sean Duffy
Nel comunicato, Duffy ha espresso forti critiche nei confronti dell’amministrazione Biden e del Segretario ai Trasporti Pete Buttigieg, accusandoli di essere “troppo deboli” nell’affrontare le violazioni da parte del Messico. Secondo Duffy, le intese sul trasporto aereo, così come i patti commerciali, devono essere rispettati e garantiti, e ha affermato che l’amministrazione Trump si impegnerà a tutelare gli interessi statunitensi.
Questa posizione di Duffy riflette una visione più assertiva nei confronti delle relazioni bilaterali e suggerisce un cambiamento nella strategia degli Stati Uniti riguardo ai rapporti con il Messico. La revoca delle rotte aeree potrebbe avere impatti significativi non solo sul settore aereo, ma anche sulle relazioni commerciali e diplomatiche tra i due Paesi.
La decisione del Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti si inserisce in un contesto più ampio di tensioni e negoziazioni tra le due nazioni, che continuano a cercare un equilibrio tra le esigenze di sicurezza, commercio e rispetto degli accordi internazionali.
