Il ministro dell’Ambiente di Panama, Juan Carlos Navarro, ha reso noto che il suo Paese intende avanzare una proposta durante la COP30, in programma a novembre 2025 in Brasile. La richiesta riguarda la modifica delle modalità di decisione sulle questioni climatiche, suggerendo che queste siano adottate a maggioranza anziché all’unanimità , come avviene attualmente. Durante una conferenza stampa dedicata alla presentazione di un accordo per la salvaguardia della natura, Navarro ha sottolineato la difficoltà di raggiungere un consenso tra quasi 200 nazioni.
Necessità di un cambiamento nel processo decisionale
“Riuscire a far sì che quasi 200 nazioni raggiungano un accordo per consenso è quasi impossibile”, ha dichiarato il ministro, evidenziando la necessità di un cambiamento nel processo decisionale. Ha proposto che le decisioni vengano adottate con una maggioranza semplice, simile a quanto avviene nell’Assemblea delle Nazioni Unite, per facilitare l’approvazione di misure urgenti.
Integrazione delle tematiche ambientali
In aggiunta, Navarro ha annunciato che Panama intende richiedere l’integrazione delle tematiche riguardanti la biodiversità , il clima e la desertificazione in un unico tavolo di negoziazione. Questa iniziativa ha come obiettivo quello di semplificare il dibattito e accelerare la ricerca di soluzioni efficaci per affrontare le problematiche ambientali.
Gravità della situazione attuale
“Stiamo perdendo gli oceani e la biodiversità , stiamo affrontando una tremenda crisi climatica e un terribile uragano sta mettendo a repentaglio la Giamaica”, ha affermato Navarro, richiamando l’attenzione sulla gravità della situazione attuale. Il ministro ha messo in evidenza come queste crisi si manifestino quotidianamente, mentre le conferenze sul clima, le COP, si trovano spesso bloccate in discussioni senza fine, senza giungere a risultati concreti.
Un punto di svolta per le nazioni
La proposta di Panama potrebbe rappresentare un punto di svolta nel modo in cui le nazioni affrontano le sfide climatiche, rendendo le decisioni più agili e reattive alle crescenti emergenze ambientali.
