Netanyahu e Trump: i ritratti in stile “Pinocchio” sulla spiaggia di Tel Aviv

Egidio Luigi

Ottobre 29, 2025

Mercoledì 29 ottobre 2025, a Tel Aviv, un’esposizione provocatoria ha attirato l’attenzione dei passanti, presentando ritratti caricaturali di Donald Trump e Benjamin Netanyahu. L’installazione, situata di fronte all’ambasciata degli Stati Uniti, ha suscitato discussioni accese tra i cittadini e i turisti. Le immagini ritraggono il premier israeliano con un naso allungato in stile “Pinocchio”, che acceca il presidente americano. Sotto le illustrazioni si legge la scritta: “Non farti ingannare di nuovo”, un chiaro messaggio rivolto a Trump.

L’iniziativa è stata organizzata dal gruppo di attivisti noto come Brothers and Sisters in Arms, insieme ad altre associazioni che si battono per i diritti delle famiglie degli ostaggi. Questi attivisti, insieme ai parenti degli ostaggi, continuano a lottare per la fine del conflitto a Gaza e per il rilascio delle persone sequestrate. Le loro richieste si fanno sempre più pressanti, dato il crescente numero di manifestazioni e proteste che si svolgono in diverse città israeliane e in tutto il mondo.

La protesta e il suo significato

L’esposizione di Tel Aviv non è solo un’arte provocatoria, ma rappresenta anche un grido di aiuto da parte delle famiglie degli ostaggi e degli attivisti. Attraverso questa installazione, i manifestanti cercano di attirare l’attenzione internazionale sulla situazione critica in cui si trovano le persone rapite e sull’urgenza di trovare una soluzione pacifica al conflitto. La scelta di posizionare l’opera d’arte di fronte all’ambasciata statunitense non è casuale; gli attivisti sperano che il governo americano possa esercitare pressioni su Israele per favorire un accordo che garantisca il rilascio degli ostaggi.

La frase “Non farti ingannare di nuovo” sottolinea la frustrazione nei confronti delle promesse non mantenute e delle aspettative disattese. Le famiglie degli ostaggi, che da tempo attendono notizie sui loro cari, vedono in questo messaggio un modo per esprimere la loro delusione e la loro determinazione a non essere dimenticate. La manifestazione ha attirato l’interesse di molti media, evidenziando così la necessità di un’azione concreta e immediata.

Il contesto della guerra a Gaza

La situazione a Gaza continua a essere critica, con un conflitto che ha causato numerose vittime e una crescente crisi umanitaria. Le famiglie degli ostaggi, unite nella loro lotta, cercano di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni internazionali sulla necessità di trovare una soluzione duratura. La guerra ha portato a una divisione profonda tra le comunità e ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e i diritti umani nella regione.

Le manifestazioni come quella di Tel Aviv sono diventate un’importante forma di resistenza e solidarietà, non solo per le famiglie degli ostaggi, ma anche per tutti coloro che desiderano vedere la pace tornare in Medio Oriente. Gli attivisti, attraverso l’arte e la protesta, cercano di dare voce a chi è stato silenziato e di portare alla luce le ingiustizie che affliggono la popolazione.

La speranza è che queste azioni possano stimolare un dialogo costruttivo e portare a un cambiamento significativo, non solo per le famiglie degli ostaggi, ma per tutta la comunità. Con il passare del tempo, la pressione internazionale potrebbe diventare un fattore determinante nel processo di pace e nella risoluzione del conflitto.

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