All’indomani del vertice tenutosi a Tokyo il 15 gennaio 2025, tra la premier giapponese Sanae Takaichi e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il nuovo ministro della Difesa del Giappone, Shinjiro Koizumi, ha ribadito l’impegno del Paese del Sol Levante ad aumentare le spese militari. Questa decisione è una risposta alle crescenti preoccupazioni legate alla sicurezza, soprattutto in relazione alle attività della Cina. Durante un incontro con il segretario alla Difesa statunitense, Pete Hegseth, Koizumi ha annunciato l’intenzione di incrementare il budget per la difesa al 2% del PIL entro la conclusione dell’anno fiscale, fissata per marzo 2026, anticipando di due anni il traguardo precedentemente stabilito.
Strategia di sicurezza nazionale
Il ministro Koizumi, che ha assunto il suo incarico la settimana scorsa, ha anche informato che il Giappone prevede di aggiornare la propria Strategia di sicurezza nazionale nel 2026, insieme ad altri due documenti fondamentali per la pianificazione militare. Questa sarà la prima revisione dalla fine del 2022 e avrà come obiettivo principale il rafforzamento delle capacità di deterrenza e risposta del Giappone. “Abbiamo discusso di un contesto di sicurezza in rapido deterioramento e condiviso questa consapevolezza,” ha dichiarato Koizumi durante una conferenza stampa congiunta.
Importanza dell’alleanza bilaterale
Hegseth, dal canto suo, ha sottolineato l’importanza dell’alleanza bilaterale tra Giappone e Stati Uniti, definendola “cruciale per scoraggiare l’aggressione militare cinese e per affrontare le emergenze regionali“. Ha aggiunto che “l’incremento senza precedenti delle capacità militari della Cina e le sue azioni aggressive parlano da sole”.
Cooperazione e sicurezza
Fonti di alcuni media statunitensi hanno riportato che la Casa Bianca, che considera Pechino una minaccia alla propria egemonia nell’Asia-Pacifico, ha suggerito informalmente a Tokyo di portare la spesa per la difesa fino al 3,5% del PIL. Hegseth ha anche accolto con favore l’istituzione, avvenuta nel marzo 2025, del Comando congiunto delle Forze di autodifesa giapponesi (SDF), creato per migliorare l’integrazione delle forze terrestri, marittime e aeree del Giappone e per facilitare la cooperazione con le forze armate statunitensi.
Trattato di mutua cooperazione
Questi sviluppi si inseriscono nel contesto del trattato di mutua cooperazione e sicurezza tra Giappone e Stati Uniti, che prevede la presenza di circa 55.000 soldati americani distribuiti su quasi 120 basi nel Paese. Questa rappresenta la più alta concentrazione di personale e installazioni militari statunitensi a livello globale, con oltre la metà delle truppe americane dislocate sull’isola di Okinawa, situata a 600 chilometri a est di Taiwan.
