Mercoledì 29 ottobre 2025, la situazione in Ucraina continua a essere critica, con il conflitto che raggiunge il giorno 1.344. Il colosso petrolifero russo Lukoil ha annunciato la vendita delle sue attività all’estero in risposta alle sanzioni imposte. Nel frattempo, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha ribadito che la Russia non ha alcuna intenzione di attaccare un Paese della NATO, offrendo garanzie in tal senso. A sostegno della pace, il segretario di Stato Vaticano Parolin ha invitato a un coinvolgimento attivo della Cina.
Il premier ungherese Viktor Orban ha criticato l’Unione Europea, affermando che “non conta nulla” e ha espresso disaccordo con le posizioni del presidente statunitense Donald Trump riguardo a Vladimir Putin. Trump ha recentemente dichiarato che l’annuncio di Putin riguardo a un test di un missile da crociera a propulsione nucleare non è stato “appropriato”, a cui il Cremlino ha risposto affermando che i propri interessi nazionali prevalgono.
Attacco a Kharkiv: un asilo colpito
Un tragico evento ha colpito la città di Kharkiv, dove un asilo è stato attaccato, causando feriti tra i bambini presenti. Questo attacco rappresenta un ulteriore segnale del deterioramento della situazione di sicurezza nel Paese, dove la popolazione civile continua a subire le conseguenze del conflitto. Le autorità locali stanno indagando sull’incidente e hanno già avviato operazioni di soccorso per garantire la sicurezza dei bambini e del personale presente nell’istituto.
L’attacco ha suscitato una forte condanna da parte della comunità internazionale, che ha ribadito l’importanza di proteggere i civili e le strutture educative durante le ostilità. In un contesto già segnato da tensioni e violenze, questo episodio rappresenta un ulteriore colpo al morale della popolazione, già provata dalla guerra.
Le immagini dell’attacco hanno fatto rapidamente il giro dei media, suscitando indignazione e preoccupazione per la sicurezza dei più vulnerabili. Le autorità ucraine stanno lavorando per garantire che i responsabili di questo atto siano perseguiti e per rafforzare le misure di sicurezza nelle aree più colpite dal conflitto.
Le reazioni internazionali
Le reazioni all’attacco di Kharkiv non si sono fatte attendere. Organizzazioni umanitarie e governi di vari Paesi hanno espresso solidarietà verso le vittime e le loro famiglie, sottolineando la necessità di un cessate il fuoco e di un dialogo per porre fine alle violenze. La comunità internazionale continua a monitorare la situazione e a fornire assistenza umanitaria a chi ne ha bisogno.
In questo contesto, è fondamentale che le parti coinvolte nel conflitto trovino un accordo per garantire la pace e la stabilità nella regione. La speranza è che gli sforzi diplomatici possano portare a una risoluzione duratura, ponendo fine a un conflitto che ha causato sofferenze inenarrabili alla popolazione civile.
La giornata di oggi si chiude con la consapevolezza che, nonostante gli sforzi, la situazione in Ucraina rimane complessa e instabile, richiedendo un’attenzione continua da parte della comunità internazionale.
