Un gruppo di studenti provenienti dalla Serbia sudoccidentale ha intrapreso un viaggio significativo per denunciare la tragedia avvenuta alla stazione ferroviaria di Novi Sad, un anno fa. La sera di mercoledì 28 ottobre 2025, i manifestanti sono giunti nella capitale, Belgrado, dopo aver iniziato la loro marcia il 16 ottobre dalla città di Novi Pazar. Durante il tragitto, il gruppo ha ricevuto il supporto di altri studenti, aumentando così il numero dei partecipanti. Lunedì scorso, gli studenti hanno fatto tappa nella città di Ub, nella Serbia centrale, dove hanno pernottato prima di proseguire verso Belgrado.
Accoglienza e obiettivi della marcia
Accolti calorosamente da una folla di residenti festanti, gli studenti hanno espresso la loro determinazione a far sentire la propria voce. Il loro obiettivo finale è raggiungere Novi Sad il 1° novembre, in concomitanza con una grande manifestazione per commemorare il primo anniversario del crollo della pensilina della stazione, un tragico evento che ha causato la morte di 16 persone. Gli studenti sostengono che le vittime siano state colpite dalla corruzione governativa, che ha portato a lavori di ristrutturazione inadeguati della stazione.
Richieste e repressione
Nel corso della loro marcia, i manifestanti hanno richiesto elezioni anticipate, una proposta che il presidente Aleksandar Vučić ha categoricamente respinto. La situazione si è fatta tesa, con decine di studenti che hanno subito arresti o minacce a causa della crescente repressione governativa. Questi eventi hanno acceso i riflettori sulla questione della corruzione e sulla necessità di una maggiore responsabilità da parte delle autorità. La mobilitazione degli studenti rappresenta un chiaro segnale di protesta contro le ingiustizie e le mancanze del governo, con la speranza di un cambiamento significativo nel panorama politico serbo.
