Adele Fendi e la sua eredità creativa: un secolo di innovazione nel fashion

Marianna Perrone

Ottobre 28, 2025

MARIA TERESA VENTURINI FENDI racconta la storia di sua nonna, ADELE CASAGRANDE, nel libro “ADELE F.” pubblicato da SALANI EDITORE nel 2025. In questo volume di 208 pagine, l’autrice esplora la vita di una figura iconica della moda italiana, che ha dato vita al noto marchio Fendi. Adele, nata nel 1897 a Roma, emerge come una giovane donna intraprendente, che si muove con grazia per le strade della capitale, affascinata dalla bellezza e dall’estetica.

La narrazione si sviluppa attraverso i ricordi di Maria Teresa, figlia di Anna, una delle cinque sorelle Fendi. La storia di Adele non è solo quella di una stilista, ma anche di una pioniera che ha saputo rompere gli schemi sociali del suo tempo. La sua avventura imprenditoriale ha portato il marchio Fendi a diventare un simbolo dell’alta moda internazionale, un traguardo che ha richiesto talento e determinazione.

Gli anni della formazione a Firenze

Durante la Prima Guerra Mondiale, Adele si trasferisce a Firenze per apprendere un mestiere presso alcuni parenti benestanti. Questa città, nota per la sua tradizione artigianale, le offre l’opportunità di entrare in contatto con il mondo della moda. Il negozio di accessori dello zio e la fabbrica di ombrelli diventano il suo campo di esperienza. Qui, Adele apprende l’importanza della bellezza e della qualità, valori che porterà con sé nel suo futuro professionale.

L’autrice descrive come Adele, spinta dalla sua passione, si occupi di ogni aspetto dell’attività di famiglia, entrando in contatto con fornitori e imparando a osservare il mercato. Tornata a Roma, nel 1920, Adele dà vita a un piccolo negozio in Via del Corso, dove vende oggetti in pelle e accessori. Le sue creazioni, tra cui borse a sacchetto di perline, rispondono alle esigenze di una clientela elegante e alla moda.

La nascita del marchio Fendi

Nel 1925, Adele incontra Eduardo Fendi e insieme aprono il primo negozio Fendi in Via del Plebiscito, una decisione che segna l’inizio di un’epoca. La scelta di questo quartiere centrale, tra Largo Argentina e Piazza Venezia, riflette l’amore di Adele per Roma. La sua visione imprenditoriale si concretizza con l’introduzione di pellicce e borse, per le quali contatta i migliori artigiani di Firenze.

Adele non si accontenta di seguire le tendenze, ma desidera innovare. Convince un maestro sellaio di Piazza di Spagna a creare un prototipo di borsa in cuoio romano, dando vita a una linea esclusiva. Con il tempo, la coppia si trasferisce in un appartamento sopra il negozio, dove Adele continua a dirigere l’attività con passione e competenza.

Un’eredità di coraggio e innovazione

Con l’avvento della Seconda Guerra Mondiale, Adele affronta eventi drammatici e sfide morali. Tra i ricordi di famiglia, spicca il gesto di ospitare il dottor Castelfranchi, un medico ebreo, nel suo appartamento, un atto di coraggio in un periodo difficile. La nipote descrive Adele come una donna sempre curata, con i capelli bianchi raccolti e un’attenzione meticolosa ai dettagli.

Negli anni ‘60, il panorama sociale cambia, e Adele inizia a delegare le responsabilità alle figlie, garantendo così la continuità del marchio Fendi. La sua visione e il suo impegno hanno contribuito a scrivere una pagina importante della storia del made in Italy, un’eredità che continua a influenzare il settore della moda.

La vita di Adele Fendi, raccontata da Maria Teresa Venturini Fendi, è un viaggio attraverso la creatività, la resilienza e l’innovazione, elementi che hanno reso il marchio Fendi un simbolo di eccellenza nel mondo della moda.

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