Furto al Louvre: arrestati due membri della banda, gioielli ancora scomparsi

Egidio Luigi

Ottobre 26, 2025

Due uomini di trent’anni, specializzati in furti di gioielli, sono stati arrestati a Parigi il 5 gennaio 2025, dopo una settimana di indagini seguite a un colpo audace avvenuto al Museo del Louvre. I sospetti, un franco-algerino e il suo complice, sono stati individuati grazie a un incrocio di dati e prove fornite dalle telecamere di sorveglianza e dal DNA rinvenuto sugli oggetti abbandonati durante la fuga.

Indagini e arresti

La polizia francese ha monitorato i due mentre tentavano di lasciare il paese. L’operazione si è concretizzata quando uno di loro stava per imbarcarsi su un volo di Air Algérie diretto ad Algeri alle 20.40. Il secondo uomo, residente ad Aubervilliers, un quartiere a nord di Parigi, è stato arrestato poco dopo. L’operazione ha sollevato preoccupazioni per la restante parte della banda, che potrebbe avere ancora con sé i gioielli rubati, inclusi otto pezzi della Corona francese sottratti dalla Galleria di Apollo.

Prove decisive

Le prove che hanno portato all’arresto dei due ladri sono state decisive. Tra i reperti lasciati nella fuga figurano non solo la preziosa corona di Maria-Eugenia, ma anche attrezzature comuni come fresatrici, una fiamma ossidrica, benzina, guanti e un walkie-talkie. L’analisi del DNA trovato su questi oggetti ha permesso agli investigatori, un gruppo di circa cento persone, di identificarli rapidamente.

Procedimenti legali

Secondo la legge francese, i due uomini possono rimanere in stato di fermo per un massimo di 96 ore, durante le quali potrebbero essere rilasciati o presentati a un giudice per l’avvio delle procedure legali. Entrambi sono considerati ladri esperti, noti per la loro specializzazione in furti e rapine, ma si è scoperto che agiscono principalmente su commissione. Gli inquirenti stanno ora cercando di rintracciare non solo i complici, ma anche la rete criminale che ha orchestrato il colpo al Louvre, il cui valore è stato stimato in 88 milioni di euro.

Riconoscimenti e indagini in corso

Il ministro dell’Interno francese, Laurent Nuñez, ha espresso le sue congratulazioni agli investigatori per il loro lavoro incessante e ha sottolineato l’importanza di continuare le indagini nel rispetto della riservatezza. Gli interrogatori in corso mirano a ottenere informazioni sui complici, che al momento sono ancora in fuga.

Dettagli del colpo

Il colpo al Louvre è avvenuto in un lasso di tempo sorprendentemente breve. I ladri sono riusciti a salire al primo piano del museo in soli 7-8 minuti, ma hanno dovuto affrontare il problema degli allarmi che si erano attivati. Pressati dal tempo, non sono riusciti a distruggere tutti gli oggetti che non potevano portare via, inclusi tentativi di incendiare il montacarichi, un’azione che ha rivelato ulteriori indizi sulla loro identità, poiché il montacarichi era stato rubato qualche giorno prima in un’altra zona di Parigi.

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