Meno smog e maggiore verde: proposte per rendere Roma più vivibile

Egidio Luigi

Ottobre 24, 2025

Il recente convegno intitolato “Oasi pedonali – Strategie di vivibilità urbana”, svoltosi il 15 aprile 2025 presso il Campidoglio di Roma, ha visto la partecipazione di urbanisti, studiosi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), docenti e rappresentanti politici. L’evento, organizzato da Claudia Finelli, consigliere del XIII Municipio, ha messo in luce la necessità di una trasformazione della pianificazione urbana, ponendo al centro salute, ambiente e comunità.

Dibattito sulle strategie urbane

Il dibattito si è concentrato sulle strade scolastiche sicure, sulle zone a traffico limitato e sull’importanza di aumentare le aree verdi in città. Questi interventi sono considerati fondamentali per contrastare le isole di calore urbane e le anomalie termiche che affliggono le metropoli. L’idea di recuperare spazi dismessi per promuovere la socialità è emersa come un approccio innovativo, simile a quanto già avviene in città come Londra e Copenaghen. Un esempio concreto è rappresentato dalla proposta di intervento in via Santa Maria delle Fornaci, nel XIII Municipio.

Creazione di oasi pedonali

Marco Morabito del CNR ha evidenziato come la creazione di nuove oasi pedonali possa fungere da strumento efficace per affrontare i fenomeni microclimatici. La riduzione del traffico veicolare, secondo Morabito, porterebbe a una significativa diminuzione delle emissioni inquinanti, contribuendo così a mitigare l’innalzamento delle temperature urbane. La riqualificazione degli spazi, attraverso l’uso di materiali ad alte prestazioni e la creazione di aree ombreggiate per i pedoni, amplificherebbe i benefici in termini di qualità dell’aria e salute pubblica.

Dati allarmanti sull’inquinamento

Alessandra Grasso, rappresentante dell’associazione Cittadini per l’aria, ha fornito dati allarmanti: ogni anno, a Roma, circa 5.000 persone perdono la vita a causa dell’esposizione all’inquinamento atmosferico. Anna Becchi ha invece sottolineato l’importanza delle strade scolastiche, che negli ultimi anni sono aumentate, raggiungendo un totale di 21 nella capitale.

Partecipazione attiva dei cittadini

Alessio D’Amato, consigliere regionale e segretario romano di Azione, ha concluso i lavori del convegno evidenziando l’importanza della partecipazione attiva dei cittadini nella progettazione di nuove infrastrutture. Ha messo in guardia sui rischi di un approccio top-down, citando il caso delle ciclabili, e ha fissato l’obiettivo di avere strade dedicate per ogni scuola entro il 2030. D’Amato ha anche espresso l’ambizione di raggiungere zero vittime sulle strade, sottolineando che il cambiamento è possibile e che altre capitali hanno già raggiunto questo traguardo. La necessità di agire attivamente, piuttosto che rimanere spettatori passivi, è stata ribadita come un imperativo per il futuro della mobilità urbana.

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