La vita notturna in Italia ha mostrato nel 2024 un notevole dinamismo, generando un fatturato complessivo di 2 miliardi di euro. Questo risultato è composto da 500 milioni di euro di ricavi diretti e 1,5 miliardi di euro di indotto, con oltre 34 milioni di presenze registrate e più di 200.000 spettacoli organizzati. I dati sono stati presentati il 28 marzo 2025 a Firenze, durante un convegno promosso da Silb-Fipe Confcommercio, e provengono dal rapporto del Censis intitolato “Il futuro del popolo della notte”.
Le abitudini degli italiani nella vita serale
Secondo il rapporto, un significativo 88,7% degli italiani partecipa alla vita notturna per motivi di svago, con il 38,8% che sceglie di ballare. Tra questi, un italiano su tre preferisce la discoteca come principale luogo di socializzazione. Questa propensione è visibile in tutte le fasce d’età : il 99,2% dei giovani esce la sera, ma anche la maggior parte degli adulti e oltre i due terzi degli over 65 partecipano attivamente a queste attività . Il periodo estivo si rivela particolarmente favorevole, con quasi la metà degli italiani che preferisce ballare in estate, un momento che rappresenta il 40% della spesa totale nel settore.
La sicurezza nei locali notturni
Un tema cruciale emerso dalla ricerca è la sicurezza. Infatti, il 95,8% dei genitori intervistati richiede controlli regolari nei locali notturni, e oltre il 90% considera i locali abusivi una minaccia per i giovani. Questo dato evidenzia una crescente preoccupazione per la sicurezza dei minori e la necessità di interventi mirati per garantire un ambiente protetto.
Le preferenze nella scelta delle location
Un altro aspetto interessante riguarda le preferenze degli italiani nella scelta delle location per ballare. La ricerca indica che il 74,2% degli intervistati combina la discoteca con altre tipologie di locali, come club, live club, festival e stabilimenti balneari. Solo il 24,6% frequenta esclusivamente locali diversi dalla discoteca, mentre l’1,2% si limita a frequentare solo discoteche. Chiara Ryan, ricercatrice del Censis, ha sottolineato come la discoteca, pur non essendo più il principale luogo di ballo, possieda risorse notevoli da sfruttare. Per rimanere competitiva, la discoteca deve puntare sulla sua unicità e sull’originale mix di luci, musica e relazioni che ne costituiscono il valore distintivo.
La vita notturna italiana si conferma quindi un settore vitale e in continua evoluzione, capace di attrarre un pubblico sempre più variegato e attento, con un occhio particolare alla sicurezza e alla qualità dell’esperienza offerta.
