Il padre di Mattia Ahmet, Andrea Minguzzi, attualmente chief executive chef presso Eataly a Istanbul, ha rivelato che il figlio non conosceva i suoi aggressori, i quali avrebbero cercato un conflitto senza alcun motivo. Il 31 gennaio 2025, Mattia si trovava al mercato di Kadikoy insieme ad alcuni amici per acquistare attrezzature per il suo amato skateboard. Purtroppo, il suo tragico accoltellamento è stato ripreso in un video, in cui si vede un giovane colpirlo con cinque coltellate, mentre un altro adolescente lo colpisce con un calcio dopo che era caduto a terra.
Il caso di Mattia e la reazione della comunità
Il caso di Mattia Minguzzi ha suscitato un forte clamore in Turchia, attirando l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica. In risposta all’accaduto, numerose persone si sono radunate presso il tribunale di Kartal il 3 febbraio 2025, in occasione dell’udienza del processo, per esprimere il loro sostegno alla famiglia del giovane. La comunità ha dimostrato una solidarietà palpabile, con molti cittadini che hanno voluto far sentire la propria voce contro la violenza.
Negli scorsi mesi, i genitori di Mattia hanno ricevuto un gran numero di messaggi di sostegno, provenienti anche da esponenti del mondo politico. Tra questi, spicca il messaggio del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che ha espresso le sue condoglianze alla famiglia. Tuttavia, la situazione per i genitori non è stata facile. Hanno anche ricevuto minacce di morte, rendendo il periodo già difficile ancora più complesso.
Atti vandalici e la memoria di Mattia
Le settimane successive alla sepoltura di Mattia sono state segnate da eventi inquietanti. La sua tomba è stata vandalizzata, un gesto che ha ulteriormente scosso la comunità e ha messo in evidenza la gravità della situazione. La famiglia ha dovuto affrontare non solo il dolore per la perdita del figlio, ma anche l’ulteriore trauma di atti di violenza e intimidazione.
La reazione della comunità e il sostegno ricevuto dai cittadini, insieme alle condanne espresse da vari settori della società, evidenziano la necessità di affrontare il problema della violenza tra i giovani. Il caso di Mattia Minguzzi rappresenta un triste esempio di come episodi di aggressione possano colpire chiunque, senza alcun preavviso. La speranza è che la giustizia possa fare il suo corso e che simili eventi non si ripetano in futuro.