La commissaria europea all’Allargamento, Marta Kos, ha annunciato a Lussemburgo, durante la riunione dei ministri degli Esteri dell’Unione Europea, che la Commissione ha concluso l’analisi della legislazione di Ucraina e Moldavia. Kos ha affermato che entro novembre il Consiglio potrebbe avviare tutti e sei i cluster negoziali, un passo cruciale per accelerare le riforme nei due paesi.
Riforme e lotta alla corruzione
Kos ha sottolineato l’importanza di affrontare la corruzione e di rafforzare le istituzioni, evidenziando il significato dello stato di diritto per il progresso di Ucraina e Moldavia. Ha dichiarato che la Commissione sta esaminando “tutte le possibilità ” per avviare i negoziati anche in assenza del consenso di Budapest. Questo approccio si basa su criteri di merito, e Kos ha messo in evidenza i risultati positivi ottenuti dai due paesi.
In merito alla posizione dell’Ungheria, la commissaria ha ricordato che Budapest non si è opposta al riconoscimento dello status di candidato per l’Ucraina e ha espresso la sua aspettativa che il governo ungherese sosterrà l’apertura dei cluster negoziali. Kos ha anche affrontato le preoccupazioni espresse dall’Ungheria riguardo alla minoranza ungherese in Ucraina, affermando che è possibile discutere la questione. Tuttavia, ha aggiunto che durante il suo incontro con i rappresentanti di questa minoranza, non sono state sollevate lamentele, contrariamente a quanto affermato dal governo ungherese.
Prospettive future per Ucraina e Moldavia
L’apertura dei cluster negoziali rappresenta un’opportunità significativa per i due paesi, che stanno cercando di avvicinarsi all’Unione Europea. La Commissione Europea ha messo in evidenza l’importanza delle riforme strutturali e della lotta alla corruzione come prerequisiti fondamentali per il progresso nei negoziati. Con l’approvazione dei cluster, Ucraina e Moldavia avranno l’opportunità di implementare riforme cruciali e di integrare ulteriormente le loro economie e istituzioni con quelle europee.
La situazione attuale evidenzia anche il delicato equilibrio politico tra l’Unione Europea e i paesi candidati, in particolare in relazione alle dynamics interne di ciascuno stato. La Commissione Europea continua a monitorare da vicino i progressi e le sfide che Ucraina e Moldavia devono affrontare nel loro percorso verso una maggiore integrazione europea.
