Gli abitanti dei villaggi indigeni dell’Alaska hanno subito un’evacuazione aerea a causa degli ingenti allagamenti causati dal tifone Halong. Questo fenomeno meteorologico ha colpito la regione con la forza di un uragano di categoria 2, generando mareggiate devastanti. Attualmente, oltre 2.000 persone hanno trovato rifugio in strutture scolastiche dei loro villaggi o in comunità più grandi situate nel sud-ovest dell’Alaska. Alcuni di loro sono stati trasferiti ad Anchorage, la città più popolosa dello Stato, grazie all’intervento di aerei militari.
Danni e dichiarazioni ufficiali
I danni provocati dal tifone sono così gravi che, secondo quanto dichiarato dal governatore Mike Dunleavy, molte delle oltre 2.000 persone sfollate non potranno rientrare nelle loro abitazioni per un periodo stimato di almeno 18 mesi. Questa situazione critica ha spinto il governatore a richiedere alla Casa Bianca una dichiarazione di grave calamità, sottolineando l’urgenza e la gravità della situazione. La risposta delle autorità locali e federali sarà fondamentale per garantire un adeguato supporto alle comunità colpite e per pianificare le operazioni di recupero e ricostruzione necessarie.