Pietro Castellitto: il suo ruolo di falsario tra Br, Moro e Banda Magliana

Marianna Perrone

Ottobre 19, 2025

Ieri, il film ‘Gli occhi degli altri’, diretto da Andrea De Sica, ha portato sul grande schermo la storia autentica dei marchesi Casati Stampa. Oggi, il cinema italiano si arricchisce con ‘Il falsario’, una pellicola che narra la vita di un personaggio realmente esistito: Antonio Giuseppe Chichiarelli, noto come ‘Toni della Duchessa’. Questo artista e falsario ha vissuto un periodo tumultuoso della storia italiana, incrociando eventi come il caso Moro, le Brigate Rosse e la Banda della Magliana. Interpretato da Pietro Castellitto, il protagonista di questo film, in programma alla Festa di Roma, avrà una distribuzione su Netflix a partire dal 23 gennaio 2025.

Un ritratto di un’epoca complessa

Il regista Stefano Lodovichi ha voluto chiarire che, sebbene il personaggio di Toni sia ispirato a una figura storica, la sua rappresentazione nel film è frutto di una visione artistica personale. “Dimenticate la verità per un attimo”, ha affermato Lodovichi, sottolineando come il suo Toni, un artista e falsario attivo a Roma negli anni ’70 e ’80, è stato concepito come un avventuriero guascone, imperfetto e irrisolto. La pellicola si distacca dalle scarne informazioni biografiche disponibili sul vero Chichiarelli, proponendo un’immagine più vivace e complessa di quell’epoca.

La narrazione ci porta a seguire Toni, che lascia la provincia per trasferirsi a Roma, accompagnato da due amici: un operaio, interpretato da Pierluigi Gigante, e un prete, interpretato da Andrea Arcangeli. L’aspirazione di Toni è quella di diventare un artista, ma la sua vita prende una piega inaspettata grazie all’incontro con una gallerista, interpretata da Giulia Michelini. Il suo straordinario talento nel riprodurre opere d’arte lo catapulta nel mondo del falso, rendendolo un falsario molto ricercato e ben remunerato. Toni si ritroverà coinvolto in eventi di grande rilevanza, falsificando anche il comunicato delle Brigate Rosse e interagendo con membri della Banda della Magliana, servizi segreti e figure politiche di destra, rappresentate da Edoardo Pesce.

Riflessioni sul passato e sul presente

Pietro Castellitto, nel ruolo di Toni, ha condiviso le sue impressioni sul personaggio e sul periodo storico che rappresenta. “Ci siamo preoccupati che Toni, più che rappresentare l’originale, fosse piuttosto una metafora di quei tempi che non ho conosciuto se non attraverso i racconti di mio padre e di altre persone che li hanno vissuti”, ha dichiarato l’attore. Castellitto ha cercato di immaginare quell’epoca come un periodo vibrante, in cui le persone credevano di poter cambiare il mondo, in netto contrasto con l’attuale senso di rassegnazione che caratterizza i giovani di oggi.

L’attore-regista ha evidenziato come i giovani del presente vedano il loro futuro come una narrazione già scritta, mentre negli anni ’70 e ’80 si trovavano di fronte a un foglio bianco, ricco di possibilità e speranze. ‘Il falsario’ si propone quindi non solo come un’opera cinematografica, ma anche come un riflesso di un’epoca in cui la creatività e l’idealismo sembravano avere il potere di plasmare il futuro.

×