Paolo si toglie la vita a causa del bullismo, il ministero critica la scuola

Marianna Perrone

Ottobre 19, 2025

La tragica vicenda di Paolo Mendico, un ragazzo di 14 anni originario di Santi Cosma e Damiano, ha scosso profondamente l’opinione pubblica italiana. Il giovane si è tolto la vita nel mese di settembre, all’inizio del nuovo anno scolastico, a causa di continui episodi di bullismo che, secondo quanto dichiarato dai genitori, lo tormentavano da anni. A distanza di quaranta giorni dalla sua morte, le indagini avviate dal ministero dell’Istruzione, guidato da Giuseppe Valditara, sembrano confermare le accuse mosse dalla famiglia di Paolo, che ha scritto una lettera al ministro esponendo la situazione del ragazzo.

Indagini ministeriali e contestazioni

Gli ispettori del ministero hanno recentemente concluso le loro verifiche presso l’istituto che Paolo frequentava, la sede distaccata dell’Istituto Tecnico Industriale “Antonio Pacinotti” di Fondi. A breve, si prevede l’avvio della fase di contestazioni disciplinari nei confronti del personale scolastico coinvolto nella vicenda. Sebbene i dettagli delle contestazioni non siano ancora stati resi noti, fonti interne confermano che ci sono stati dei fallimenti all’interno della struttura scolastica.

Indagini delle procure

L’istruttoria ministeriale si intreccia con le indagini aperte da due procure: quella dei minori di Roma, che sta esaminando la posizione di alcuni compagni di classe di Paolo, accusati di atti di bullismo, e quella di Cassino, che si occupa di accertare eventuali responsabilità da parte degli adulti coinvolti, come dirigenti e insegnanti. Queste indagini sono fondamentali per stabilire se ci siano stati comportamenti omissivi o reati da parte del personale scolastico.

Riflessioni sulla situazione scolastica

La situazione di Paolo solleva interrogativi su come le istituzioni scolastiche affrontano il fenomeno del bullismo e quali misure siano adottate per tutelare gli studenti. La speranza è che la vicenda di questo giovane possa portare a una maggiore consapevolezza e a interventi più efficaci per prevenire simili tragedie in futuro.

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