Kiev: attacco a un impianto di gas russo a Orenburg, a 1.300 km di distanza

Egidio Luigi

Ottobre 19, 2025

Droni ucraini hanno attaccato un impianto di raffinazione del gas naturale a Orenburg, una località strategica situata nella regione omonima, a circa 1.300 chilometri dal fronte del conflitto tra Russia e Ucraina, il 10 gennaio 2025. L’operazione ha portato a danni significativi, ma fortunatamente non ci sono state vittime. La notizia è stata confermata dal governatore dell’oblast, Yevgheny Solntsev, attraverso fonti di informazione ucraine come Ukrinform e Rbc-Ukraine.

Dettagli dell’attacco

Il governatore ha riportato che, a seguito dell’attacco aereo, è scoppiato un incendio in una delle officine dell’impianto. Per gestire la situazione, sono stati mobilitati tutti i servizi di emergenza per contenere e risolvere le conseguenze del sinistro. La rapidità dell’intervento dei soccorso è stata fondamentale per evitare danni ulteriori e garantire la sicurezza della popolazione circostante.

Importanza dell’impianto di Orenburg

L’impianto di raffinazione di Orenburg riveste un ruolo cruciale nella produzione di gas naturale in Russia, con una capacità annuale di 45 miliardi di metri cubi. La struttura è anche connessa alle operazioni di estrazione di gas in Kazakhistan ed è parte integrante della joint venture russo-kazaka KazRosGaz. Questo impianto non solo supporta l’economia russa, ma è anche sotto sanzioni da parte dell’Unione Europea, a causa del conflitto in corso e delle politiche energetiche del Cremlino.

Incursioni nel conflitto russo-ucraino

Negli ultimi anni, il conflitto tra Russia e Ucraina ha visto un aumento delle incursioni contro le infrastrutture energetiche russe. Questi attacchi mirano a compromettere la produzione di idrocarburi, un settore che rappresenta una fonte significativa di entrate per Mosca e che alimenta la sua capacità militare. Le operazioni ucraine si concentrano sulla distruzione delle risorse energetiche, ritenute fondamentali per il finanziamento delle attività belliche russe, e l’attacco a Orenburg rientra in questa strategia.

La situazione rimane tesa, con entrambe le parti che continuano a cercare di ottenere vantaggi strategici attraverso operazioni mirate e attacchi a obiettivi sensibili.

×