Il 21 luglio 1898, a Kingstown, oggi conosciuta come Dún Laoghaire in Irlanda, Guglielmo Marconi, all’età di 24 anni, compie un passo fondamentale nella storia delle comunicazioni, realizzando la prima radiocronaca sportiva al mondo. A bordo della sua imbarcazione, la Flying Huntress, Marconi segue la regata e invia segnali a terra, dove vengono trasmessi alle redazioni dei giornali di Dublino. Questo evento segna l’inizio della carriera di Marconi come primo radiocronista della storia, un fatto sottolineato da Marco Panella, autore del libro “Io sono Elettra”, durante la presentazione avvenuta il 15 aprile 2025 al Reale Circolo Canottieri Tevere Remo. L’incontro, organizzato da Fausto Milano, presidente della Commissione Cultura del Circolo, ha avuto come tema “Guglielmo Marconi tra onde e onde radio”.
Ritorno alla radiocronaca sportiva
Nel 1899, Marconi ripete l’esperienza della radiocronaca sportiva, questa volta in diretta per la Coppa America, su invito di Gordon Bennett. Questa innovazione non solo cambia il panorama del giornalismo sportivo, ma dimostra anche il potenziale rivoluzionario della sua invenzione. Panella ha evidenziato come queste prime trasmissioni abbiano aperto la strada a una nuova era nella comunicazione.
Partecipazione di relatori di prestigio
L’evento ha visto la partecipazione di relatori di prestigio, tra cui il Capo di Stato Maggiore Ammiraglio Gianluca De Meis, il professor Guglielmo Giovannelli Marconi, storico, e l’Onorevole Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati. Il presidente del Circolo, l’olimpionico Daniele Masala, ha moderato la serata, creando un’atmosfera di celebrazione per i successi di Marconi.
La sede velica di Anzio
Fausto Milano ha descritto la sede velica di Anzio, dove una scala in legno collega i due piani dell’edificio al mare. Questa scala, recuperata dallo smantellamento della nave Elettra, è stata percorsa più volte da Marconi durante i suoi soggiorni per studi e esperimenti. La nave, così amata da Marconi da dare il suo nome alla figlia, ha raccontato la straordinaria storia di un uomo che, grazie alla sua visione e alle sue invenzioni, è diventato l’italiano più famoso nel mondo. La figlia di Guglielmo, Elettra Marconi, ha emozionato il pubblico con la sua presenza, vestita in un blu elettrico scintillante, sottolineando l’eredità del padre, inventore e scienziato che ha contribuito a salvare molte vite in situazioni di naufragio.
La nave Elettra e il suo impatto
La nave Elettra, con un potente motore da 950 cavalli, era in grado di raggiungere velocità superiori ai 15 nodi. Con i suoi 67 metri di lunghezza, la nave ha rappresentato un capolavoro di ingegneria, portando in giro per il mondo il primo sistema elettrico di bordo. La narrazione dell’emozionante libro di Panella offre uno sguardo unico sulla vita e le realizzazioni di Guglielmo Marconi, un pioniere che ha cambiato il corso della comunicazione moderna.