Un evento che ha segnato la storia della poesia italiana si è svolto in tre intensi giorni, dal 28 al 30 giugno 1979, trasformando il lido romano in un palcoscenico vivace e tumultuoso. Il Primo Festival Internazionale della Poesia, diretto dal regista Andrea Andermann, ha riunito migliaia di giovani per celebrare la forza della parola. Quella manifestazione è stata immortalata in un film, intitolato ‘Castelporziano ostia dei poeti’, realizzato in collaborazione con la Rai e andato in onda nel 1980.
Il 20 ottobre 2025, il film verrĂ presentato in anteprima alla Casa del Cinema di Roma, alle 17.30, nell’ambito della Festa del Cinema di Roma, nella sezione “Storia del Cinema”. Questa proiezione rappresenta un’importante occasione per rivedere un’opera che, dopo 45 anni, è stata restaurata. La pellicola sarĂ poi trasmessa su Rai 3 il 1° novembre, richiamando alla memoria la tragica notte in cui fu assassinato Pier Paolo Pasolini, figura centrale e “postuma” del film.
Un festival che ha segnato un’epoca
Il Festival di Castelporziano ha visto la partecipazione di circa 30.000 giovani, che hanno invaso il palcoscenico, rendendo la poesia una voce di ribellione. Tra le manifestazioni piĂ¹ eclatanti, un gruppo di partecipanti ha persino portato una pentola di minestrone sul palco, simbolo di un desiderio di espressione libera e creativa. La presenza di poeti iconici della beat generation, come Allen Ginsberg, William Burroughs, Gregory Corso e LeRoy Jones, ha ulteriormente arricchito l’atmosfera di quel periodo. Anche Evgenij EvtuÅ¡enko ha lasciato un segno indelebile con la sua arte.
Andermann, attraverso il suo film, ha saputo catturare l’essenza di quei giorni, intrecciando poesia, cronaca e memoria. La sua narrazione si sviluppa senza pregiudizi, presentando i protagonisti come figure autentiche, estratte dalla vita quotidiana e dal contesto di Castelporziano. Le immagini di quel periodo rievocano anche un tragico evento: l’incendio del mare, causato dalla collisione tra un mercantile francese e una nave cisterna italiana, che ha segnato quel momento storico.
Un tributo a Pasolini
Un aspetto cruciale del film è la presenza evocativa di Pier Paolo Pasolini, il cui corpo fu rinvenuto nel 1975 all’idroscalo di Ostia, non lontano dal luogo del festival. La sua assenza è palpabile, ma la sua voce riecheggia nel film attraverso le parole della poesia ‘La Guinea’, in cui Pasolini aveva preannunciato la sua morte nel 1962. La figura di Pasolini funge da filo conduttore tra la memoria e la poesia, rendendo il film un tributo a una delle personalitĂ piĂ¹ influenti della cultura italiana.
La versione restaurata di ‘Castelporziano ostia dei poeti’ che verrĂ presentata alla Festa del Cinema di Roma nel 2025 e successivamente trasmessa su Rai 3 è frutto di un attento lavoro di recupero della scena e del sonoro, effettuato in collaborazione con la Fondazione Cineteca di Bologna. Questo restauro, realizzato presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata, offre l’opportunitĂ di rivivere un momento cruciale della storia della poesia e della cultura italiana, rendendo omaggio a un’ereditĂ che continua a ispirare.