Sfiducia per il sindaco di Albano: il notaio presenta la mozione, il Pd lo sostiene

Egidio Luigi

Ottobre 18, 2025

Il Partito Democratico si unisce per sostenere Massimiliano Borelli, sindaco di Albano Laziale, destituito lunedì 3 marzo 2025 da un gruppo di tredici consiglieri comunali su ventiquattro. La modalità di sfiducia ha suscitato aspre critiche all’interno del centrosinistra, evocando ricordi della caduta dell’ex sindaco di Roma, Ignazio Marino. Questa crisi amministrativa, avvenuta in un notaio, ha portato alla conclusione anticipata della consiliatura e all’assegnazione della gestione commissariale al prefetto Filippo Santarelli, nominato Commissario Prefettizio con decreto del Prefetto di Roma.

Le reazioni di Borelli

Massimiliano Borelli ha espresso la sua profonda amarezza e indignazione per quanto accaduto, definendo l’azione come un “atto di opportunismo politico”, motivato da interessi personali piuttosto che dal bene della collettività. Nonostante la sfiducia, Borelli ha ribadito il suo impegno a servire la comunità, promettendo di farlo “in qualunque ruolo” con la stessa passione e responsabilità di sempre. Il sindaco ha anche manifestato forti opposizioni alla costruzione del termovalorizzatore di Roma. Tra i tredici consiglieri che hanno firmato la mozione di sfiducia, otto appartengono all’opposizione, in particolare a Fratelli d’Italia, mentre cinque sono membri della maggioranza di centrosinistra, inclusa una consigliera del Partito Democratico.

Solidarietà dal Partito Democratico

La segreteria del Partito Democratico di Albano Laziale, guidata dal segretario provinciale Rocco Maugliani, ha espresso pieno sostegno a Massimiliano Borelli e alla sua giunta, descrivendo la sfiducia come un atto “repentino e subdolo” perpetrato dalla destra, supportata da alcuni consiglieri comunali che, pur essendo stati eletti nelle file del PD, hanno tradito il mandato ricevuto dagli elettori. I membri del partito hanno denunciato che la sfiducia è stata motivata da “convenienze individuali” e hanno criticato una “squallida foto di gruppo” che ha unito politici il cui unico punto di contatto era quella firma notarile. Al termine del direttivo, il partito ha annunciato l’avvio di procedure di espulsione nei confronti di Stefania Cavalieri e dell’ex sindaco Nicola Marini, ritenendo le loro posizioni incompatibili con la permanenza nel partito.

Commenti dalla consigliera regionale

La consigliera regionale del Lazio e coordinatrice della segreteria nazionale del Partito Democratico, Marta Bonafoni, ha commentato la situazione, sottolineando che l’amministrazione di Borelli è crollata “nelle stanze dell’ufficio di un notaio”. Ha descritto l’atto di sfiducia, che ha visto tredici consiglieri su ventiquattro firmare per le dimissioni del sindaco, incluso l’ultimo firmatario, una consigliera del PD, la quale non potrà più far parte della comunità del partito. Bonafoni ha condiviso la sua conversazione con Borelli, evidenziando il sostegno dei cittadini nei confronti dell’ex sindaco, che ha ricevuto abbracci e parole di incoraggiamento mentre camminava per le strade di Albano. La città ora si prepara a una fase di transizione, sotto la guida commissariale, in attesa delle prossime elezioni, quando gli elettori avranno l’opportunità di esprimersi su chi dovrà guidare la comunità.

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