La situazione economica in Argentina continua a essere al centro del dibattito politico, con la ex presidente Cristina Kirchner che ha recentemente lanciato accuse pesanti nei confronti dell’attuale governo guidato da Javier Milei. Durante un comizio tenuto il 18 ottobre 2025, Kirchner ha denunciato una presunta connivenza tra il governo argentino e gli Stati Uniti, sostenendo che l’amministrazione Milei avrebbe ceduto il controllo dell’economia nazionale al governo di Donald Trump, a scapito della stabilità finanziaria del paese.
Le accuse di Cristina kirchner
Cristina Kirchner, ex presidente e figura di spicco dell’opposizione peronista, ha dichiarato che il governo attuale sta favorendo la fuga di capitali speculativi. Secondo Kirchner, l’acquisto di pesos da parte del Tesoro statunitense non sarebbe un gesto di supporto alla moneta argentina, ma piuttosto un modo per garantire agli investitori americani di uscire senza danni da una situazione economica precaria. “Quello che stanno comprando è tempo per permettere agli speculatori amici di Donald Trump di uscire indenni dal labirinto finanziario che loro stessi hanno costruito”, ha affermato Kirchner, evidenziando come la manovra economica del governo Milei favorisca interessi esterni piuttosto che proteggere l’economia locale.
Kirchner ha anche parlato della sua attuale situazione legale, sottolineando di essere agli arresti domiciliari per corruzione, un’accusa che lei stessa ha definito infondata. “Sono costretta agli arresti per un delitto che non avrei mai potuto commettere”, ha dichiarato, mentre chiede giustizia per il popolo argentino, colpito da un debito crescente e dalla fuga di miliardi di dollari all’estero.
Il contesto politico in vista delle elezioni
Le dichiarazioni di Kirchner arrivano a pochi giorni dalle elezioni legislative programmate per il 26 ottobre 2025. In questo contesto, l’ex presidente ha messo in evidenza il dilemma che gli elettori si troveranno ad affrontare: “La scelta è tra dipendenza o sovranità, tra (il segretario del Tesoro Usa) Bessent o Perón“, richiamando alla mente un famoso slogan della campagna elettorale del 1946 che portò Juan Domingo Perón alla presidenza dell’Argentina. Questo richiamo storico sottolinea l’importanza della sovranità economica per il futuro del paese e il desiderio di Kirchner di riportare l’attenzione su questioni di giustizia sociale e indipendenza economica.
La tensione tra il governo attuale e l’opposizione è palpabile, con Kirchner che si presenta come la voce di un’Argentina che lotta contro l’influenza straniera e le politiche economiche che favoriscono pochi a discapito di molti. Le prossime settimane saranno cruciali per il futuro politico ed economico dell’Argentina, mentre i cittadini si preparano a esprimere il loro voto in un clima di incertezza e sfide significative.