Il 12 gennaio 2025, Giovanni Cucchi, padre di Stefano e Ilaria, è deceduto a Roma all’età di 77 anni, dopo aver affrontato una lunga malattia. La notizia della sua scomparsa è stata condivisa dall’avvocato Fabio Anselmo attraverso un post su Instagram, nel quale si legge: “Giovanni, con la tua voce hai dato voce a tuo figlio. Grazie per la tua forza”. Questo messaggio evidenzia il legame profondo tra padre e figlio, un legame che ha segnato anche le battaglie legali per ottenere giustizia per la morte di Stefano, avvenuta nel 2009 dopo un pestaggio in una cella di una caserma dei carabinieri.
Il ricordo di Giovanni Cucchi
Nel suo post, Anselmo esprime il dolore per la perdita di Giovanni, sottolineando che ci sono parole che rimangono impresse nella memoria, anche quando le voci di chi le ha pronunciate si spengono. “Da oggi purtroppo Giovanni Cucchi, padre di Stefano, non c’è più”, scrive l’avvocato, rispondendo a chi ha insinuato che Giovanni non si fosse mai interessato del figlio e che avesse abbandonato la famiglia. Queste affermazioni, secondo Anselmo, sono state fatte per giustificare un’ingiustificabile sofferenza e per distruggere una famiglia già provata dal dolore.
Per dimostrare il contrario, Anselmo ha pubblicato una lettera scritta da Stefano al padre due anni prima della sua morte, che Giovanni ha letto in aula durante uno dei processi legati alla tragica scomparsa del giovane. “Giovanni, mentre leggeva davanti alla Corte quelle righe, tremava. La voce si spezzava, ma non si fermava”, ricorda Anselmo, evidenziando il silenzio pesante dell’aula, carico di accuse ingiuste contro la famiglia Cucchi.
Le parole di Stefano e il loro significato
La lettera di Stefano, caratterizzata da parole semplici e sincere, ha avuto un impatto profondo, distruggendo anni di odio e menzogne. Anselmo si rivolge a coloro che hanno criticato Giovanni, invitandoli a leggere la lettera e a comprendere la verità. “É la voce di un figlio che amava suo padre. Di un ragazzo che voleva vivere, non morire in una cella. Di una famiglia che non ha mai smesso di esserci”, conclude Anselmo.
Il messaggio di Giovanni Cucchi e la sua lotta per la giustizia in nome del figlio continueranno a risuonare, anche dopo la sua scomparsa. La sua figura rimarrà un simbolo di resilienza e amore paterno, un esempio di come la ricerca della verità possa unire anche in mezzo al dolore. La sua morte rappresenta una perdita non solo per la famiglia Cucchi, ma anche per tutti coloro che hanno seguito la loro storia e la battaglia per la giustizia.