Daniel Day-Lewis: “Ho spento l’interruttore, ma ora sono tornato”

Marianna Perrone

Ottobre 18, 2025

Nell’incontro avvenuto il 3 novembre 2025 presso il festival Alice nella Città, l’attore britannico Daniel Day-Lewis, vincitore di tre premi Oscar, ha condiviso un momento significativo con il figlio Ronan, che debutta alla regia con il film Anemone. La pellicola, presentata in anteprima e in arrivo nelle sale il 6 novembre grazie a Universal, racconta la storia di due fratelli, Ray e Jem Stoker, interpretati rispettivamente da Day-Lewis e Sean Bean, che cercano di riannodare i fili di un legame complesso dopo vent’anni di separazione.

La trama di Anemone

Anemone esplora il tema della **frattura familiare** in un contesto segnato dai **conflitti**. Ray, un uomo in **auto-esilio**, e Jem, che ha trovato rifugio nella **fede** e in una nuova vita con la compagna Nessa (interpretata da Samantha Morton) e il loro figlio Brian (Samuel Bottomley), devono affrontare il **passato** e le **cicatrici** lasciate dai Troubles, il **conflitto militare nord-irlandese**. La narrazione si sviluppa attorno ai tentativi dei due **fratelli** di ricucire un **rapporto** lacerato, rivelando le loro **esperienze** e le **scelte** che li hanno portati su strade diverse.

Il legame tra padre e figlio

Durante l’intervista, Daniel Day-Lewis ha descritto il suo **rapporto** con Ronan, sottolineando che il film rappresenta un’estensione della loro **creatività** condivisa fin dall’infanzia. “Già da quando era bambino, io e Ronan creavamo cose insieme”, ha dichiarato l’attore. La domanda sul perché della sua **assenza** dal grande schermo per otto anni ha portato Day-Lewis a riflettere sulla sua **esperienza** personale, evidenziando il suo **disagio** con l’aspetto pubblico della **recitazione**. “Non mi piacevano alcuni aspetti pubblici del lavoro, un certo **esibizionismo**”, ha spiegato, rivelando che la **pressione sociale** e la **fama** lo hanno spinto a ritirarsi.

Ronan, parlando della **sfida** di dirigere un padre così **iconico**, ha affermato che la **familiarità** tra di loro ha reso il processo più semplice. “Abbiamo scritto la **sceneggiatura** insieme”, ha aggiunto, mettendo in luce la **sinergia creativa** che caratterizza il loro **rapporto**. Day-Lewis, a sua volta, ha condiviso **ricordi** del padre Cecil Day-Lewis, noto **poeta**, e della madre Jill Balcon, attrice e figlia di un importante **produttore cinematografico**. “Mio padre è rimasto un **mistero** per me”, ha detto, rivelando la **complessità** della loro **relazione** e come la sua **infanzia** sia stata influenzata dall’ambiente **letterario** in cui è cresciuto.

Riflessioni sulla situazione attuale

Quando l’argomento si è spostato sulla **crisi** a **Gaza**, Daniel Day-Lewis ha espresso la sua **opinione**, affermando che non si tratta di una **questione** semplice da affrontare. “Posso solo dire che sono due **popoli** mal rappresentati”, ha commentato, mostrando la sua **sensibilità** verso le **problematiche globali** e la sua volontà di riflettere su **temi complessi**. La discussione ha messo in evidenza non solo il **talento artistico** della famiglia Day-Lewis, ma anche il loro **impegno** nell’affrontare **questioni sociali** e **culturali** attraverso il loro lavoro.

×