Il film “Cinque Secondi”, il nuovo lavoro del regista Paolo Virzì, si presenta come un’opera che esplora le sfumature del dolore e della vita. In occasione della 20/a edizione della Festa del Cinema di Roma, il film è stato presentato al pubblico, con un’uscita prevista nelle sale a partire dal 30 ottobre 2025, distribuito da Vision Distribution.
Un protagonista malinconico
Valerio Mastandrea interpreta il ruolo di Adriano Sereni, un avvocato di successo che ha scelto di allontanarsi dal trambusto della vita cittadina per rifugiarsi nella sua villa in campagna, la villa Guelfi, ora in stato di degrado. Il personaggio di Adriano, descritto da Virzì come “un borghese di Roma nord“, si presenta con un’aria malinconica, accentuata dalla barba e dai sigari, simboli di una vita che ha perso il suo smalto. La sua esistenza solitaria viene scossa dall’arrivo di un gruppo di giovani guidati dalla contessina Matilde Guelfi Camajani, interpretata da Galatea Bellugi, che decide di rimettere in sesto i vigneti abbandonati della villa. Questo incontro inaspettato tra Adriano e i ragazzi rappresenta un conflitto generazionale che, sebbene inizialmente teso, porterà a una trasformazione del protagonista.
Un viaggio interiore
La storia di “Cinque Secondi” si sviluppa attorno all’evoluzione del personaggio di Adriano, costretto a confrontarsi con il suo passato e le sue emozioni. L’arrivo della socia di studio, Giuliana, interpretata da Valeria Bruni Tedeschi, aggiunge un ulteriore strato alla narrazione, poiché rappresenta un legame con il mondo esterno e un’opportunità di riscatto per Adriano. Mastandrea, riflettendo sul suo ruolo, ha dichiarato di aver percepito una forte spinta emotiva già dalle prime pagine del copione, sentendo una connessione profonda con il personaggio che avrebbe interpretato. La sua esperienza con Virzì, regista noto per la sua capacità di mescolare il dramma con la leggerezza, ha reso il lavoro sul personaggio ancora più significativo per l’attore.
Un film ricco di emozioni
“Cinque Secondi” si propone di affrontare temi complessi come la morte, la vita e la capacità di trovare tenerezza anche nei momenti più bui. La narrazione, che si snoda tra momenti di conflitto e risate, punta a trasmettere un messaggio di speranza e riscoperta. La presenza di giovani protagonisti e la loro interazione con un personaggio più maturo come Adriano creano un contrasto interessante, evidenziando come l’amore e l’amicizia possano emergere anche dai contesti più inaspettati. La pellicola di Virzì, quindi, non solo intrattiene ma invita anche a riflettere su come le relazioni umane possano trasformare le nostre vite, anche quando tutto sembra perduto.
La proiezione alla Festa del Cinema di Roma rappresenta un’importante occasione per il pubblico di avvicinarsi a questa opera che promette di emozionare e coinvolgere, con un cast di attori di alto livello e una regia attenta e sensibile.