Marras: l’arte del fai-da-te come nuova forma di lusso contemporaneo

Marianna Perrone

Ottobre 17, 2025

Antonio Marras, stilista di fama internazionale originario di Alghero, si trova a Roma in occasione della Festa del Cinema, evento che attira numerose celebrity pronte a sfoggiare i suoi capi sul red carpet. In questi giorni, Marras ha deciso di aprire le porte del suo negozio monomarca situato in via Condotti, accogliendo alcuni amici e appassionati della sua moda. Con lui, sua moglie Patrizia ha organizzato un incontro speciale per mostrare l’autenticità e la bellezza dei suoi capi artigianali, realizzati con metodi tradizionali e unici.

Il valore dell’artigianato

Durante l’evento, due artigiane sarde, vestite con costumi regionali, hanno lavorato in loco per dimostrare l’importanza del lavoro manuale e del ricamo a mano, un elemento distintivo della filosofia di Marras. I visitatori hanno potuto ammirare i cappotti e le giacche storicamente ricamate con materiali pregiati come oro e fili di seta. Ogni camicia bianca, esposta come una tela, offre l’opportunità di personalizzazione attraverso un cesto colmo di decorazioni. Le T-shirt già ricamate e gli zoccoli olandesi con zeppa alta, tutti caratterizzati da colori vivaci, rappresentano un mix di tradizione e innovazione. Ogni pezzo è unico, capace di raccontare storie e raccogliere memorie nel corso del tempo.

Un ambiente che riflette l’essenza del brand

Il negozio di Marras è progettato per riflettere i suoi principi estetici. L’arredamento ricorda una casa di campagna, con pavimenti in marmo a graniglia e porte verniciate che richiamano l’atmosfera delle antiche dimore. Lo stilista, impegnato a ricevere gli ospiti, si dedica anche al lavoro manuale, utilizzando ago e filo. Nel frattempo, Patrizia accoglie i visitatori nel salotto del secondo piano, dove l’energia è palpabile grazie alla presenza di clienti e amici, tra cui spicca la bellezza senza tempo di Eva Cavalli.

Un invito alla riscoperta dell’artigianato

Le mani delle artigiane sono le vere protagoniste dell’evento, rappresentando un invito a riscoprire il valore del gesto artigianale. La boutique si trasforma in un palcoscenico dove il fare diventa un atto di resistenza contro la velocità e l’omologazione del mondo della moda. Ogni filo cucito racconta una storia, intrecciando creatività e sentimento. Roma, con il suo fascino intramontabile, si fa portavoce della visione poetica di Antonio Marras, creando un dialogo tra passato e presente.

Il designer, proprio come la città eterna, costruisce il suo racconto attraverso sovrapposizioni, mescolando arte e vita. La sua sartoria diventa così un gesto di resistenza, un modo per affermare l’importanza dell’artigianato in un’epoca dominata dalla produzione di massa. La visione di Marras si presenta come un richiamo alla bellezza del lavoro manuale e alla narrazione intima che ogni capo porta con sé.

×