L’attore Marco D’Amore ha recentemente condiviso la sua visione sulla nuova serie “Gomorra – Le origini“, durante un’intervista a Sky Tg24 Live in Roma. Questa serie esclusiva di Sky, che debutterà a gennaio 2026, rappresenta un’importante evoluzione nel racconto del talento audiovisivo italiano, con un focus particolare sulle dinamiche sociali e politiche degli anni Settanta.
Il nuovo approccio narrativo
D’Amore ha sottolineato come “Gomorra – Le origini” presenti una grammatica narrativa differente rispetto alle precedenti produzioni. La serie si concentra su un gruppo di ragazzi tra i 15 e i 17 anni, offrendo una prospettiva più romantica e intima. L’attore ha evidenziato l’importanza di raccontare la memoria storica, affermando che “perdere la memoria è una delle più grandi disgrazie per l’essere umano”. Questo progetto non solo esplora il contesto sociale in cui i giovani personaggi crescono, ma approfondisce anche i luoghi e i costumi dell’epoca, rendendo omaggio alla storia e alla cultura del periodo.
Personaggi femminili forti e tridimensionali
Un aspetto distintivo della serie è la rappresentazione di personaggi femminili complessi e potenti. D’Amore ha parlato di Chanel e Donna Imma, interpretate rispettivamente da Fabiola Balestriere e Tullia Venezia, descrivendole come giovani donne emancipate, intelligenti e forti. Questi personaggi incarnano un’evoluzione della figura femminile nel Sud Italia degli anni Settanta, un periodo in cui le donne iniziavano a rivendicare i propri diritti e a cambiare la percezione sociale nei loro confronti. L’attore ha messo in evidenza come le attrici riescano a trasmettere la delicatezza e la tenacia che caratterizzano i loro ruoli, contribuendo a una narrazione più ricca e sfumata.
La criminalità degli anni Settanta
D’Amore ha anche discusso il tema della criminalità organizzata nel contesto della serie. A differenza delle rappresentazioni più recenti, la criminalità raccontata in “Gomorra – Le origini” è descritta come “piratesca”, con un focus particolare sul traffico di sigarette. Questo approccio offre uno sguardo diverso sulle dinamiche del crimine, evidenziando come la criminalità fosse meno politicizzata e armata rispetto a quella rappresentata nelle precedenti stagioni di “Gomorra – La serie“. La narrazione di questo periodo storico si propone di esplorare le sfide e le trasformazioni che hanno caratterizzato la vita quotidiana di chi viveva in quel contesto.
La serie promette di essere un’importante aggiunta al panorama audiovisivo, portando alla luce storie e personaggi che meritano di essere raccontati e ricordati.