Hamas ha rivolto un appello ai paesi mediatori, tra cui Egitto, Qatar e Turchia, affinché si attuino le rimanenti disposizioni dell’accordo di cessate il fuoco stipulato con Israele. La notizia è stata riportata da Al Jazeera il 17 ottobre 2025. Il gruppo palestinese ha evidenziato la necessità di consentire l’ingresso di aiuti umanitari a Gaza, in quantità adeguate, e ha richiesto l’apertura del valico di Rafah in entrambe le direzioni. Inoltre, Hamas ha sollecitato l’avvio della ricostruzione dell’enclave, sottolineando l’importanza di completare la formazione del comitato di sostegno comunitario, che dovrebbe iniziare a operare nell’amministrazione della Striscia di Gaza.
Richiesta di aiuti umanitari
Il 17 ottobre 2025, Hamas ha ribadito la necessità di ricevere aiuti umanitari in modo tempestivo e sufficiente per far fronte alla crisi che affligge Gaza. Il gruppo ha sottolineato che l’accesso agli aiuti è cruciale per alleviare le sofferenze della popolazione civile, che continua a vivere in condizioni precarie a causa del conflitto in corso. La richiesta di apertura del valico di Rafah è fondamentale, poiché rappresenta uno dei pochi punti di accesso per l’ingresso di forniture essenziali, tra cui cibo, medicine e materiali per la ricostruzione.
Accordo di cessate il fuoco
L’accordo di cessate il fuoco tra Hamas e Israele ha rappresentato un passo significativo verso la riduzione delle ostilità nella regione. Tuttavia, la sua attuazione completa dipende dalla collaborazione dei paesi mediatori. Egitto, Qatar e Turchia sono stati identificati come attori chiave per garantire che tutte le disposizioni vengano rispettate. La richiesta di Hamas di un’implementazione rapida e completa delle misure concordate è un segnale della loro volontà di stabilire una pace duratura e di migliorare le condizioni di vita nella Striscia di Gaza.
Inizio della ricostruzione
Oltre alla richiesta di aiuti, Hamas ha enfatizzato l’urgenza di avviare la ricostruzione dell’enclave. La devastazione causata dai conflitti ha lasciato migliaia di abitazioni inagibili e infrastrutture distrutte. La ricostruzione non solo è necessaria per ripristinare i servizi essenziali, ma è anche un passo fondamentale per la stabilità a lungo termine della regione. La formazione del comitato di sostegno comunitario rappresenta un ulteriore passo verso la governance locale, che potrebbe facilitare la gestione delle risorse e dei progetti di ricostruzione.
La situazione a Gaza continua a essere critica, e le richieste di Hamas riflettono le esigenze immediate della popolazione, mentre si cerca di trovare una soluzione sostenibile al conflitto.