A San Paolo, nel 2025, è stata inaugurata la prima università dedicata agli influencer e ai creatori di contenuti digitali in Brasile. La Community Creators Academy è stata concepita per formare professionisti nell’ambito della creator economy, un settore in rapida espansione. L’ideatore di questo innovativo progetto è Fabio Duarte, un pubblicitario originario della Bahia e fondatore dell’agenzia California. Duarte ha dichiarato al portale G1 che “la creator economy rappresenta un mercato enorme, destinato a generare oltre 1.000 miliardi di dollari a livello globale. Oggi, la creazione di contenuti è una competenza essenziale, paragonabile all’inglese e al Pacchetto Office del passato”.
L’università e i corsi offerti
L’università, che ha richiesto un investimento di circa 6,3 milioni di euro (40 milioni di real), attualmente accoglie circa 200 studenti. I corsi, della durata di tre-sei mesi, prevedono lezioni presenziali due-tre volte a settimana e hanno costi che variano tra 4.000 e 5.500 euro (25 e 35 mila real). Questi programmi sono progettati per fornire competenze a professionisti provenienti da vari settori. Medici, avvocati, dentisti, architetti e liberi professionisti hanno l’opportunità di apprendere come produrre contenuti in grado di attrarre clienti e instaurare collaborazioni con i marchi.
Il campus e le strutture
Il campus, che si estende su una superficie di 14.000 metri quadrati, è dotato di oltre 200 studi, una spiaggia artificiale e persino un bagno “instagrammabile”. Gli studenti partecipano a videochat, podcast e tutorial su temi come salute, moda e benessere, utilizzando studi attrezzati con un salone di bellezza, una palestra e sale per trattamenti dermatologici. Tra le materie incluse nel curriculum ci sono etica, responsabilità sociale, diritto digitale, storytelling e imprenditorialità, con l’intento di professionalizzare il rapporto tra influencer e marchi.
Valorizzazione delle competenze digitali
Questa iniziativa segna un passo significativo verso la valorizzazione delle competenze digitali, rispondendo a un’esigenza crescente nel mercato del lavoro contemporaneo.