Proteste indigene in Ecuador: revocati i blocchi dopo 24 giorni di tensioni

Marianna Perrone

Ottobre 16, 2025

Nella provincia di Imbabura, in Ecuador, i leader indigeni e i rappresentanti governativi hanno raggiunto un accordo per terminare le manifestazioni contro l’aumento del prezzo del gasolio, che hanno bloccato la regione settentrionale del Paese per un periodo di 24 giorni. Le trattative si sono concluse dopo cinque ore di discussione intensa.

Richieste avanzate durante il confronto

Durante il confronto, è stata avanzata una serie di richieste all’esecutivo. Tra queste, la richiesta di punire i responsabili della morte di due manifestanti, fornire assistenza ai feriti, archiviare le cause legali contro i rappresentanti delle comunità indigene, istituire comitati tecnici per affrontare le problematiche locali e ritirare il personale di polizia e militare recentemente inviato nella provincia.

Dichiarazioni del ministro degli Interni

Il ministro degli Interni, John Reimberg, ha dichiarato: “Lo sciopero è stato revocato, le strade sono aperte”. Ha poi sottolineato l’importanza della cooperazione tra governo e comunità indigene per prevenire futuri conflitti, affermando: “Lavoreremo insieme per garantire che ciò non accada di nuovo. Siamo un Paese di pace“.

Un passo verso la stabilità regionale

Questo accordo segna un passo significativo verso la stabilità nella regione, dopo settimane di tensione e proteste che hanno coinvolto numerosi cittadini. Le autorità locali e i rappresentanti delle comunità indigene si sono impegnati a lavorare insieme per affrontare le problematiche economiche e sociali che hanno portato a queste manifestazioni, cercando di costruire un dialogo costruttivo per il futuro.

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