Il Parlamento greco approva la nuova legge sul lavoro di 13 ore giornaliere

Marianna Perrone

Ottobre 16, 2025

Il 16 ottobre 2025, il Parlamento ellenico ha approvato un controverso disegno di legge che consente una giornata lavorativa di 13 ore, a determinate condizioni. La legge è stata sostenuta dal partito al governo, Nea Dimokratia, che detiene la maggioranza parlamentare. Fonti locali riferiscono che la votazione è avvenuta dopo due giorni di accesi dibattiti, durante i quali il governo ha affrontato critiche da parte delle opposizioni, le quali hanno accusato Nea Dimokratia di voler compromettere i diritti dei lavoratori.

Il contesto del voto

La decisione del Parlamento di Atene è stata accolta con grande attenzione da parte dei media greci, che hanno evidenziato il clima teso delle discussioni. I rappresentanti dell’opposizione hanno espresso preoccupazione per le implicazioni della nuova legge, sostenendo che essa potrebbe portare a una riduzione delle tutele per i lavoratori. Durante i dibattiti, i membri di Nea Dimokratia hanno difeso la loro posizione, affermando che la legge mira a modernizzare il mercato del lavoro e a rendere le aziende più competitive.

L’approvazione della legge non è stata una sorpresa totale, dato che Nea Dimokratia ha mantenuto una posizione forte in Parlamento. Tuttavia, il fatto che una misura così controversa sia stata portata avanti ha suscitato un acceso dibattito pubblico. Molti cittadini si sono mobilitati per esprimere il loro disappunto e preoccupazione per il futuro dei diritti lavorativi in Grecia.

Le reazioni alla legge

Le reazioni alla nuova legislazione non si sono fatte attendere. Sindacati e associazioni di lavoratori hanno già annunciato che organizzeranno manifestazioni per contestare la decisione del governo. Secondo i rappresentanti sindacali, la legge non solo mette a rischio i diritti acquisiti dai lavoratori nel corso degli anni, ma potrebbe anche avere un impatto negativo sull’equilibrio tra vita professionale e vita privata.

Alcuni esperti di diritto del lavoro hanno sottolineato che, sebbene l’intenzione del governo possa essere quella di stimolare l’economia, la misura rischia di aggravare le condizioni già difficili per molti lavoratori, specialmente in un periodo di incertezze economiche. La preoccupazione principale riguarda la possibilità che, con l’aumento delle ore lavorative, i dipendenti possano trovarsi a dover affrontare carichi di lavoro insostenibili.

Prospettive future

Con l’approvazione di questa legge, il governo di Nea Dimokratia si trova ora a dover affrontare le conseguenze delle proprie scelte. Le prossime settimane saranno cruciali per monitorare l’evoluzione delle reazioni da parte della popolazione e delle organizzazioni sindacali. La capacità del governo di mantenere un dialogo aperto con le parti interessate sarà determinante per evitare un’escalation di tensioni sociali.

In un contesto già caratterizzato da sfide economiche, la gestione di questa nuova legislazione potrebbe rivelarsi un banco di prova per il governo. La risposta delle opposizioni e delle organizzazioni di lavoratori sarà fondamentale per delineare il futuro delle relazioni industriali in Grecia e per comprendere se il paese sarà in grado di trovare un equilibrio tra sviluppo economico e tutela dei diritti dei lavoratori.

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