Boric a Roma avverte sul rischio crescente degli autoritarismi globali

Egidio Luigi

Ottobre 16, 2025

Il presidente del Cile, Gabriel Boric, ha lanciato un forte avvertimento riguardo ai rischi degli estremismi, sia a destra che a sinistra, sottolineando che “le deviazioni autoritarie possono arrivare da entrambe le parti”. Questa dichiarazione è stata rilasciata a Roma, dove Boric ha avuto l’opportunità di commemorare, insieme al presidente Sergio Mattarella, Bernardo Leighton, fondatore della Democrazia Cristiana cilena, vittima di un attentato il 6 ottobre 1975, orchestrato da sicari al servizio della dittatura di Augusto Pinochet.

Evento organizzato dalla fondazione

Durante un evento organizzato dalla Fondazione Vittorio Occorsio, Boric ha espresso gratitudine a Mattarella per la sua partecipazione e ha messo in evidenza “i valori democratici condivisi”. Ha colto l’occasione per rendere omaggio a due figure emblematiche, vittime del terrorismo di estrema destra, che hanno pagato con la vita il loro impegno per la democrazia e le proprie idee.

Riflessioni sulla dittatura e l’autoritarismo

Il presidente cileno ha messo in evidenza come “dittature e leader autoritari non conoscono confini e possono diffondere paura“. Ha ricordato che, sebbene la dittatura di Pinochet rappresenti un capitolo buio del passato, oggi anche i governi di Nicolas Maduro in Venezuela e di Daniel Ortega in Nicaragua sono responsabili della persecuzione degli oppositori politici all’estero. Boric ha concluso affermando che “le deviazioni autoritarie possono provenire da qualsiasi parte” e che la difesa della democrazia e dei diritti umani deve avvenire senza doppi standard, evidenziando la necessità di un impegno costante nella lotta contro l’autoritarismo.

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