Barosso presenta documenti e acquarelli sulla Roma del primo ‘900

Egidio Luigi

Ottobre 16, 2025

Maria Barosso, figura di spicco nel panorama culturale italiano, è stata la prima donna a ricoprire il ruolo di funzionaria e disegnatrice presso la Direzione Generale Antichità e Belle Arti del Ministero della Pubblica Istruzione. Durante i primi decenni del XX secolo, un periodo caratterizzato da significative trasformazioni edilizie a Roma, l’archeologa ha avuto un’importanza fondamentale nella documentazione dei monumenti e degli scavi della Soprintendenza di Roma e del Lazio. Attraverso le sue riproduzioni a colori, ha saputo coniugare un’accuratezza filologica con un’interpretazione artistica distintiva.

Presentazione della mostra

Le parole di Ilaria Miarielli Mariani, direttrice dei Musei Civici di Roma, risuonano forti durante la presentazione della mostra monografica intitolata “Maria Barosso, artista e archeologa nella Roma in trasformazione”. L’esposizione è allestita presso la Centrale Montemartini e sarà aperta al pubblico dal 17 ottobre 2025 fino al 22 febbraio 2026. Questo evento rappresenta la prima mostra dedicata esclusivamente al lavoro di Barosso come disegnatrice, con un focus temporale che va dal 1900 agli anni Trenta.

Percorso espositivo

Il percorso espositivo presenta circa 100 opere tra stampe, disegni e acquarelli dell’artista, messe in dialogo con i lavori di altri artisti contemporanei, fotografie, documenti e manufatti storici. In totale, sono 137 le opere esposte, alcune delle quali inedite, come le rappresentazioni del Compitum Ailium, che offrono uno spaccato di una Roma in rapida evoluzione.

Origine dell’idea della mostra

L’idea alla base della mostra è scaturita da un nucleo di 80 acquarelli dell’artista, custoditi nei depositi della Sovrintendenza Capitolina, ai quali si sono aggiunte ulteriori opere per raccontare non solo la città eterna, ma anche la storia poco conosciuta di una pioniera nella tutela dei beni culturali. Maria Barosso, originaria di Torino e trasferitasi a Roma nel 1905, ha partecipato attivamente ai grandi cantieri e demolizioni dell’epoca, illustrandoli con un tratto elegante e personale.

Contributo storico-documentario

Ilaria Miarielli Mariani sottolinea che la mostra intende celebrare il prezioso contributo storico-documentario lasciato da Maria Barosso, attraverso l’esposizione delle sue opere più significative. L’evento offre anche l’opportunità di ripercorrere il legame dell’artista con Roma, città che ha amato profondamente, e con figure e istituzioni di rilevanza nazionale e internazionale.

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