Adei esprime gratitudine verso le biblioteche che sostengono il Dl Cultura senza compromessi

Marianna Perrone

Ottobre 16, 2025

Le amministrazioni comunali di Roma e Torino hanno recentemente comunicato una decisione significativa riguardante il Decreto Cultura. In particolare, non sarà più necessario per gli operatori economici che partecipano all’avviso pubblico indicare alcuna percentuale di sconto, considerando il prezzo di vendita al pubblico stabilito dagli editori. Questa novità è stata accolta con entusiasmo da parte di Adei, l’associazione degli editori indipendenti, come dichiarato dalla sua presidente, Della Passarelli.

La soddisfazione della presidente

La presidente ha espresso la sua soddisfazione, auspicando che tutti i sistemi bibliotecari possano adottare questa nuova prassi, poiché rappresenta un sostegno concreto al Decreto Cultura e all’intera filiera editoriale. Della Passarelli ha sottolineato come, purtroppo, il libro venga spesso considerato, dal punto di vista amministrativo, come un prodotto qualsiasi. Di conseguenza, le biblioteche si trovano spesso costrette a partecipare a gare per ottenere le migliori offerte, puntando a sconti elevati.

Impatto sulle case editrici e librerie

Questa situazione ha un impatto negativo sui margini delle case editrici e delle librerie, in particolare quelle indipendenti, che risentono maggiormente di questa pressione. La presidente ha espresso gratitudine nei confronti delle Biblioteche di Roma e delle Biblioteche Civiche Torinesi, e delle loro dirigenti, Simona Cives e Cecilia Cognigni, per la decisione di acquistare libri senza richiedere sconti alle librerie coinvolte nell’avviso pubblico.

Un passo importante per l’editoria

Questa scelta rappresenta un passo importante per garantire un equilibrio nel settore editoriale, permettendo alle librerie indipendenti di operare con margini più sostenibili e di continuare a contribuire alla diversità culturale e letteraria del paese. La speranza è che altre amministrazioni seguano l’esempio di Roma e Torino, promuovendo politiche che valorizzino il Decreto Cultura e sostenendo l’editoria indipendente in un momento di sfide significative per il settore.

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