I geologi hanno avviato una ricerca approfondita per identificare una “spia” che possa fornire informazioni sui materiali più antichi del nostro Pianeta. Questa indagine si è concentrata su campioni provenienti dalla Groenlandia e dal Canada, oltre a depositi di lava delle Hawaii, aree note per l’emergere di materiali risalenti alle profondità del mantello terrestre. Attraverso un processo di dissoluzione in acido, i ricercatori hanno isolato gli isotopi di potassio dai campioni, utilizzando un avanzato spettrometro di massa per misurarne i rapporti.
Analisi degli isotopi di potassio
Durante l’analisi, è stato sorprendentemente rilevato un deficit nell’isotopo potassio-40, un risultato che si discosta da quanto osservato nella maggior parte dei materiali terrestri. Per determinare se questi campioni potessero rappresentare i resti della proto-Terra, il team di ricerca ha condotto simulazioni che hanno ricreato le condizioni che il materiale avrebbe subito a seguito di impatti meteorici e di eventi catastrofici. Inoltre, sono stati esaminati anche i processi geologici che la Terra ha vissuto nel corso del tempo, come il riscaldamento e il rimescolamento del mantello.
Risultati delle simulazioni
Le simulazioni hanno rivelato una composizione che rispecchia quella dei materiali moderni presenti sulla Terra. I risultati ottenuti dallo studio suggeriscono quindi che i materiali con un deficit di potassio-40 potrebbero essere residui originali della proto-Terra, fornendo così nuovi indizi sulla formazione e l’evoluzione del nostro pianeta.