Regno Unito intensifica le sanzioni contro Rosneft e Lukoil per petrolio russo

Egidio Luigi

Ottobre 15, 2025

La cancelliera dello Scacchiere britannico, Rachel Reeves, ha annunciato il 15 ottobre 2025, durante una visita a Washington, nuove sanzioni mirate contro Mosca. Questo provvedimento si inserisce nel contesto del conflitto in Ucraina e rappresenta un ulteriore passo nella strategia del governo di Keir Starmer per contrastare le attività russe nel settore energetico.

Le nuove sanzioni britanniche

Le sanzioni introdotte si concentrano principalmente sul commercio del petrolio e colpiscono direttamente due delle più importanti aziende petrolifere russe: Lukoil, la maggiore compagnia privata, e Rosneft, il colosso pubblico. Oltre a queste, sono state incluse 51 petroliere, che fanno parte della cosiddetta “flotta fantasma”, accusate di operare per conto degli interessi russi. Questa azione evidenzia l’intento del governo britannico di colpire le fonti di reddito di Mosca, in risposta alle sue azioni in Ucraina.

Reeves ha sottolineato l’importanza di queste misure, affermando che il Regno Unito non intende tollerare le violazioni internazionali e continuerà a lavorare con i suoi alleati per esercitare pressione su Mosca. Le nuove restrizioni si aggiungono a un pacchetto di sanzioni già esistente, volto a limitare l’accesso della Russia ai mercati internazionali e a ridurre la sua capacità di finanziamento per le operazioni militari.

Il ruolo di Cina e India nel commercio del petrolio russo

Durante la stessa conferenza, la cancelliera ha anche menzionato l’importanza di affrontare le relazioni commerciali della Russia con paesi come la Cina e l’India. Nonostante le sanzioni imposte dall’Occidente, questi due paesi continuano a importare petrolio russo, contribuendo a sostenere l’economia di Mosca. Reeves ha affermato che il Regno Unito sta valutando misure aggiuntive per limitare queste transazioni, sottolineando la necessità di una risposta globale coordinata.

Questa posizione del governo britannico riflette una crescente preoccupazione per l’alleanza strategica tra Russia e paesi asiatici, che potrebbe minare gli sforzi occidentali per isolare Mosca. La cancelliera ha invitato gli alleati a rimanere uniti e a intensificare la pressione economica su tutti i soggetti coinvolti nel commercio del petrolio russo.

La situazione resta complessa e in continua evoluzione, con il governo britannico pronto a prendere ulteriori misure se necessario. Le sanzioni rappresentano un elemento chiave nella strategia di risposta della comunità internazionale alla guerra in Ucraina e alla crescente aggressività della Russia.

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