Confini interiori ed esterni: un viaggio artistico da Gauguin a Hopper

Marianna Perrone

Ottobre 15, 2025

La mostra “Confini. Da Gauguin a Hopper” rappresenta un’importante iniziativa culturale che si svolge nell’Esedra Levante di Villa Manin, situata a Passariano di Codroipo, in provincia di Udine. Questo progetto espositivo, inaugurato recentemente, raccoglie un totale di 130 opere provenienti da 42 musei di tutto il mondo e rimarrà aperto fino al 12 aprile 2026. Marco Goldin, curatore dell’evento, ha descritto l’esposizione come una delle più significative della sua carriera, capace di evocare emozioni profonde e riflessioni sul concetto di confine.

Il tema del confine interiore

Nella prima parte della mostra, Goldin esplora il tema del confine interiore attraverso una selezione di autoritratti di artisti noti, seguiti da opere di Modigliani, Giacometti e Francis Bacon. Questi artisti, con i loro volti intensi e carichi di significato, offrono una riflessione sull’identità e sull’intimità. La sezione successiva si concentra sull’esotico, presentando opere di Paul Gauguin, che ha cercato il suo confine lontano dalla sua terra natale. La mostra culmina con una sezione dedicata al cielo, dove l’arte romantica di Friedrich e Constable si fonde con le visioni astratte di Mark Rothko, offrendo una connessione tra l’universo e l’esperienza umana.

Un viaggio tra le opere

L’esposizione si distingue per la varietà dei confini esplorati: fisici, geografici, culturali e intimi. L’Esedra, con il suo tetto di legno, crea un’atmosfera suggestiva per accogliere opere iconiche come quelle di Anselm Kiefer e Mark Rothko, che trattano il tema del confine in modi unici. Tra i capolavori in mostra spiccano “L’Onda” di Gustave Courbet e “La chiesa di Varengeville” di Monet, che evocano spazi infiniti e il concetto di movimento verso l’immenso. La prima sezione si concentra sul confine interiore, presentando opere di Munch, Gauguin, Van Gogh e altri artisti di spicco.

La relazione tra uomo e natura

Le successive sale dell’esposizione approfondiscono il rapporto tra l’uomo e la natura, includendo opere mai viste prima in Italia e in Europa, come quelle dei protagonisti della “Hudson River School“. La figura di Homer, attiva tra il XIX e il XX secolo, è centrale in questa narrazione, mentre il Novecento è rappresentato da artisti come Hopper e Diebenkorn. La mostra non trascura i grandi maestri europei, come Segantini, Böcklin e Matisse, che arricchiscono il discorso visivo con opere che trattano di Eden esotici e vicini.

Un finale suggestivo

La parte finale della mostra, che occupa l’intero piano terra dell’Esedra, è dedicata ai vari confini espressi attraverso elementi naturali come montagne, mari e cieli. Artisti come Caspar David Friedrich, Cezanne, William Turner e Monet offrono una visione panoramica e poetica del cielo, culminando negli impressionisti come Monet, Sisley e Pissarro. Una sala è dedicata alle ninfee di Monet, mentre la transizione verso i cieli piatti di De Staël si conclude con l’esplorazione dei cieli interiori di Mark Rothko, offrendo un’esperienza visiva e contemplativa senza precedenti.

×