Madagascar, il presidente Rajoelina ammette la fuga: “Dovevo proteggermi”

Marianna Perrone

Ottobre 14, 2025

Le tensioni politiche in Madagascar hanno raggiunto un punto critico nelle ultime settimane, con un incremento delle manifestazioni di protesta contro il governo. I gruppi giovanili, tra cui i rappresentanti della Generazione Z, hanno preso l’iniziativa, esprimendo il loro malcontento nei confronti dell’attuale amministrazione. La situazione ha subito un’accelerazione drammatica sabato scorso, quando un’unità militare d’élite ha deciso di schierarsi apertamente a favore dei manifestanti, chiedendo le dimissioni del presidente Andry Rajoelina e di alcuni membri del suo governo.

Le manifestazioni e il ruolo dell’unità militare

Le manifestazioni, iniziate come un movimento pacifico, hanno attirato l’attenzione internazionale per la loro intensità. I giovani attivisti hanno espresso la loro frustrazione per la mancanza di opportunità e per la corruzione percepita all’interno del governo. Sabato, l’unità militare, nota per le sue operazioni speciali, ha dichiarato di sostenere le richieste dei manifestanti, un atto che ha sorpreso molti osservatori. Questo gesto ha sollevato interrogativi sulla stabilità del governo di Rajoelina e sulla possibilità di un cambio di regime.

Rajoelina ha risposto a queste manifestazioni definendole un tentativo di colpo di stato. Il presidente ha descritto l’azione dei militari come “un’operazione illegale per il potere”, mentre si preparava a lasciare l’isola. La sua partenza dall’Oceano Indiano ha ulteriormente alimentato le speculazioni su un possibile vuoto di potere e sull’evoluzione della crisi. La situazione rimane tesa, con i manifestanti intenzionati a continuare le loro richieste di cambiamento.

Le ripercussioni sul futuro politico del Madagascar

Il futuro politico del Madagascar appare sempre più incerto, con conseguenze potenzialmente significative per la stabilità della nazione. L’atteggiamento dell’unità militare e il crescente sostegno popolare per le manifestazioni potrebbero portare a un cambiamento radicale nel panorama politico. Le prossime settimane saranno cruciali per determinare se il governo riuscirà a mantenere il controllo o se le pressioni esterne e interne porteranno a un cambiamento di leadership.

Gli sviluppi futuri dipenderanno da vari fattori, tra cui la reazione della comunità internazionale e la capacità dei manifestanti di mantenere la loro coesione. In un contesto già fragile, la crisi attuale potrebbe avere ripercussioni durature sulla governance e sul benessere della popolazione malgascia. La comunità internazionale tiene d’occhio la situazione, consapevole che ogni evoluzione potrebbe influenzare non solo il Madagascar, ma anche la stabilità della regione dell’Oceano Indiano.

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