Laika protesta davanti alla sede della Figc: il caso del giocatore-soldato

Egidio Luigi

Ottobre 14, 2025

Un giocatore-soldato indossa la maglia della nazionale israeliana con il numero 67, un chiaro riferimento ai 67.000 palestinesi deceduti nel conflitto a Gaza. L’immagine rappresenta un fucile e un pallone insanguinato, su cui è scritta in arabo la parola “Gaza“. Questa nuova creazione dell’artista Laika, intitolata The Bloody Match, è stata installata questa mattina in via Giulio Caccini, nei pressi della sede della Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc).

Obiettivo dell’opera

L’opera ha come obiettivo quello di denunciare, secondo quanto affermato dallo stesso artista, “l’impiego della cultura calcistica come strumento di propaganda e oppressione da parte dei soldati israeliani nel genocidio in corso a Gaza e nei territori occupati, soggetti a un regime di apartheid“.

Critica alla partita

Laika ha espresso il suo disappunto in merito alla partita in programma per la serata, definendola “la partita della vergogna“. Ha sottolineato come il calcio d’inizio rappresenti l’ipocrisia del governo italiano e delle federazioni sportive nazionali e internazionali, come Figc, Uefa e Fifa. “Da un lato si punisce la Russia, dall’altro si accoglie Israele nonostante i crimini di guerra. È evidente che i crimini sono considerati tali solo quando non provengono dall’Occidente“, ha dichiarato.

Richiamo alla situazione a Gaza

L’artista ha anche richiamato l’attenzione su una dichiarazione del ministro Abodi, il quale ad agosto aveva definito Israele “il Paese aggredito“. “A Gaza – ha proseguito Laika – in due anni sono stati uccisi 67.000 palestinesi, un numero equivalente a uno Stadio Olimpico pieno di uomini, donne e bambini. Tutti morti, e il bilancio continua a salire”.

Messaggio ai calciatori

Inoltre, l’opera si rivolge direttamente ai calciatori della nazionale italiana, augurando loro di giocare in uno stadio vuoto. “Quella di stasera sarà una partita macchiata di sangue. Davanti a voi ci saranno undici sostenitori del genocidio più documentato della storia, e dietro di voi istituzioni sportive e politiche che ne sono complici”, ha affermato Laika.

Manifestazione a Udine

Infine, l’artista ha ricordato la manifestazione che si terrà oggi a Udine. “Chi sostiene la giustizia e i diritti umani sarà in piazza, non allo stadio. Alle 17:30, in Piazza della Repubblica, al fianco del popolo palestinese, per denunciare il genocidio, l’imperialismo occidentale e il sistema di apartheid. Il cessate il fuoco non cancella la devastazione e gli orrori commessi”.

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