Fmi avverte: l’escalation tra Usa e Cina potrebbe influenzare negativamente la crescita globale

Egidio Luigi

Ottobre 14, 2025

Le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina potrebbero nuovamente intensificarsi, con potenziali ripercussioni sull’economia globale. Pierre-Olivier Gourinchas, capo economista del Fondo monetario internazionale, ha espresso questa preoccupazione durante una conferenza stampa tenutasi il 5 aprile 2025, in occasione della presentazione del World Economic Outlook. Secondo Gourinchas, un aumento delle tensioni potrebbe portare a un calo del prodotto interno lordo (PIL) globale di circa 0,3 punti percentuali.

Le dichiarazioni dell’economista

L’economista ha sottolineato che le recenti dichiarazioni emerse la settimana scorsa evidenziano come l’incertezza continui a influenzare il panorama economico globale. “La situazione è molto fluida e le discussioni sono in corso”, ha dichiarato Gourinchas, evidenziando che il rischio di un riaccendersi delle tensioni commerciali rappresenta una minaccia significativa per la crescita economica. Attualmente, si registrano già effetti negativi sugli investimenti, segno che le preoccupazioni legate al commercio stanno avendo ripercussioni tangibili.

Il contesto attuale delle economie mondiali

Il contesto attuale è caratterizzato da una crescente interconnessione tra le economie mondiali, rendendo le tensioni tra le due potenze economiche ancora più critiche. La comunità internazionale osserva attentamente gli sviluppi, consapevole che qualsiasi escalation potrebbe avere effetti a catena su altri paesi e settori. Le aziende e gli investitori sono in attesa di ulteriori chiarimenti e sviluppi, mentre le autorità economiche cercano di navigare in un ambiente incerto e complesso.

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