Bessent critica la Cina: ‘Desidera che tutti affondino insieme a lei’

Marianna Perrone

Ottobre 14, 2025

Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, ha lanciato un forte monito nei confronti della Cina, accusandola di tentare di danneggiare l’economia globale attraverso l’applicazione di severi controlli sulle esportazioni di terre rare. In un’intervista rilasciata al Financial Times il 14 ottobre 2025, Bessent ha dichiarato che tali misure rappresentano un chiaro indicativo della fragilità dell’economia cinese, affermando: “Vogliono trascinare tutti gli altri giù con loro. Potrebbero avere in mente un modello di business leninista in cui infliggere danni ai propri clienti è considerato vantaggioso”.

Le accuse di Bessent

Scott Bessent ha descritto la situazione economica in Cina come una vera e propria recessione, avvertendo che le azioni del paese potrebbero avere ripercussioni negative a livello mondiale. “Se la Cina intende rallentare l’economia globale, saranno proprio loro a subire le conseguenze più gravi”, ha continuato il segretario al Tesoro. Le terre rare, essenziali per la produzione di tecnologia avanzata e per la transizione energetica, sono un settore strategico che la Cina controlla in gran parte. La mossa di Pechino di limitare le esportazioni di questi materiali potrebbe, secondo Bessent, rappresentare un tentativo disperato di mantenere la propria economia a galla, ma con effetti collaterali per tutti i partner commerciali.

Implicazioni globali

Le affermazioni di Bessent sollevano interrogativi sulle potenziali conseguenze di queste politiche cinesi. Molti esperti di economia temono che tali restrizioni possano innescare una crisi di approvvigionamento per numerosi settori, dall’elettronica alle energie rinnovabili. La dipendenza globale dalle terre rare rende i mercati vulnerabili a qualsiasi fluttuazione nella disponibilità di questi materiali. Le aziende di tutto il mondo stanno già cercando alternative e fonti di approvvigionamento diverse per mitigare i rischi associati alla dipendenza dalla Cina.

In questo contesto, il governo degli Stati Uniti sta valutando strategie per diversificare le proprie fonti di approvvigionamento e ridurre la vulnerabilità a tali manovre commerciali. La tensione tra le due potenze economiche potrebbe intensificarsi, portando a un periodo di instabilità economica e geopolitica.

La reazione della Cina

La Cina, dal canto suo, ha risposto a queste accuse con fermezza, sostenendo che le misure adottate sono necessarie per proteggere i propri interessi nazionali. Le autorità cinesi affermano che la gestione delle esportazioni di terre rare è una questione di sicurezza economica e che le critiche da parte di funzionari statunitensi sono infondate. La situazione rimane tesa, con entrambe le nazioni pronte a difendere le proprie posizioni in un contesto di crescente rivalità economica e commerciale.

Con l’economia mondiale già provata da diverse crisi negli ultimi anni, l’atteggiamento della Cina e le risposte americane potrebbero avere un impatto significativo sui mercati globali. La comunità internazionale osserva attentamente gli sviluppi, consapevole che le scelte di oggi plasmeranno l’economia di domani.

×