Trump chiede al presidente israeliano Isaac Herzog di considerare la grazia per Netanyahu

Egidio Luigi

Ottobre 13, 2025

Lunedì 13 ottobre 2025, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha espresso il suo sostegno per Benjamin Netanyahu, attualmente coinvolto in un caso di corruzione e frodi risalente al 2019. Durante un intervento alla Knesset, il Parlamento israeliano, Trump ha proposto al presidente israeliano Isaac Herzog di considerare la grazia per Netanyahu, sottolineando l’importanza del legame tra i due leader.

Nel suo discorso, Trump ha affermato: “Ho un’idea… perché non gli concedi la grazia?”. Questa affermazione, non preparata, ha suscitato l’attenzione dei presenti, evidenziando il sostegno che Trump continua a riservare al suo alleato. La situazione di Netanyahu, che si trova sotto accusa, ha generato un dibattito acceso in Israele, dove il suo governo è stato oggetto di critiche e contestazioni.

Il contesto politico in Israele

La richiesta di grazia da parte di Trump si inserisce in un contesto politico complesso per Israele. Netanyahu, che ha ricoperto il ruolo di primo ministro per diversi mandati, si trova ad affrontare gravi accuse che hanno messo a repentaglio la sua carriera politica. Le accuse di corruzione e frode, emerse nel 2019, hanno portato a un processo che ha attirato l’attenzione internazionale e ha sollevato interrogativi sulla stabilità del governo israeliano.

La proposta di Trump potrebbe influenzare non solo il futuro politico di Netanyahu, ma anche le relazioni tra Stati Uniti e Israele. La posizione di Trump come ex presidente e figura influente nella politica americana continua a esercitare un peso significativo sulle dinamiche politiche in Medio Oriente. La sua richiesta di grazia potrebbe essere vista come un tentativo di consolidare ulteriormente i legami tra i due paesi, mentre Netanyahu cerca di mantenere il controllo sul suo governo in un momento di crescente pressione.

Reazioni alla proposta di Trump

La proposta di grazia ha suscitato reazioni contrastanti sia in Israele che negli Stati Uniti. Mentre alcuni sostenitori di Netanyahu vedono nella proposta un’opportunità per liberare il primo ministro dalle accuse, molti critici avvertono che un simile gesto potrebbe minare ulteriormente la fiducia nelle istituzioni democratiche israeliane.

Inoltre, la comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi, preoccupata per le implicazioni di questa proposta. La situazione di Netanyahu è già oggetto di dibattito tra i leader mondiali, e la richiesta di Trump potrebbe complicare ulteriormente le relazioni diplomatiche, specialmente in un periodo in cui la stabilità della regione è fondamentale.

La questione della grazia per Netanyahu rimane aperta, e il futuro politico del primo ministro israeliano dipenderà da molteplici fattori, tra cui la risposta del presidente Herzog e le reazioni dell’opinione pubblica israeliana. La tensione continua a crescere, mentre le elezioni future e il sostegno internazionale potrebbero influenzare il destino di Netanyahu e del suo governo.

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