A Gaza, il 15 gennaio 2025, è finalmente scattata la tregua dopo 738 giorni di conflitto in Medioriente. L’attenzione è rivolta al rilascio degli ostaggi da parte di Hamas, previsto per questa notte a Tel Aviv. Il Forum delle famiglie degli ostaggi ha comunicato che, a partire dalle 4 del mattino (le 3 in Italia), Piazza degli Ostaggi sarà aperta al pubblico per trasmettere in diretta il rilascio dei rapiti. In seguito, verranno trasferiti i corpi degli ostaggi deceduti. Secondo fonti di Hamas, gli ostaggi saranno liberati in tre punti distinti all’interno di Gaza, mentre circa 2.000 prigionieri palestinesi saranno liberati in cambio.
Visita di Donald Trump nel Medioriente
Nel frattempo, l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha avviato un viaggio nel Medioriente, con tappe programmate in Israele e in Egitto. Trump rimarrà nella regione per circa otto ore, con arrivo previsto poco dopo le nove del mattino ora locale in Israele e partenza dall’Egitto intorno alle 17, dopo un vertice a Sharm El-Sheikh. Durante il volo a bordo dell’Air Force One, ha dichiarato ai giornalisti: “Penso che il cessate il fuoco reggerà. A Gaza la guerra è finita”.
Dichiarazioni di Benjamin Netanyahu e Israel Katz
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha pubblicato un videomessaggio in cui afferma: “I figli torneranno alla loro terra, è un evento storico. Al via un percorso di guarigione, tra di noi serve unità”. Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha aggiunto: “Dopo il ritorno degli ostaggi, distruggeremo tutti i tunnel”.
Situazione umanitaria a Gaza
Intanto, i primi camion carichi di aiuti umanitari sono entrati a Gaza, ma sono stati presi d’assalto dai palestinesi, evidenziando l’urgenza e la necessità di assistenza nella regione. La situazione resta tesa, con molte aspettative riposte nel processo di pace e nella gestione del rilascio degli ostaggi, che rappresenta un passo significativo verso la normalizzazione delle relazioni tra le parti coinvolte.