La polizia della questura di Latina ha eseguito un’ordinanza di misura cautelare emessa dal tribunale di Cassino nei confronti di tre individui coinvolti in una truffa ai danni di un’anziana signora residente a Gaeta. L’operazione è avvenuta il 10 marzo 2025, dopo che il commissariato locale aveva ricevuto numerose segnalazioni riguardanti telefonate sospette provenienti dal numero ufficiale dei carabinieri di Gaeta.
La truffa del finto carabiniere
Nei giorni precedenti all’intervento della polizia, diversi cittadini avevano denunciato chiamate in cui i truffatori si spacciavano per carabinieri, minacciando gravi conseguenze legali se non fosse stata effettuata un’azione economica. In particolare, un’anziana signora è stata contattata da un sedicente carabiniere, il quale le ha riferito di un’operazione in corso riguardante un’auto con a bordo quattro algerini, di cui due erano riusciti a fuggire. Il truffatore ha manipolato la situazione, affermando che gli arrestati avevano trovato un’agenda contenente il suo indirizzo, suggerendo che fosse necessario mettere al sicuro i suoi beni.
La donna, preoccupata per la propria sicurezza, ha comunicato di possedere solo gioielli in oro. Successivamente, il falso carabiniere ha chiesto alla vittima di scendere in strada per incontrare un suo collega. Purtroppo, la signora ha ceduto i suoi gioielli al complice, convinta di seguire le indicazioni del carabiniere.
Indagini e arresti
Il giorno seguente, la donna ha ricevuto una nuova telefonata da un uomo che si è presentato come il carabiniere del giorno precedente. Questi ha chiesto se avesse del denaro in banca, esortandola a recarsi presso il suo istituto di credito, dove ha effettuato due bonifici a favore di uno degli indagati. Solo dopo aver realizzato di essere stata raggirata, l’anziana ha contattato la polizia di Stato.
Le indagini hanno comportato accertamenti bancari, perquisizioni e verifiche tecniche sui telefoni cellulari utilizzati dai truffatori. Le comunicazioni intercettate hanno rivelato collegamenti con un uomo agli arresti domiciliari nella provincia di Benevento, identificato come il promotore dell’operazione, e un pregiudicato di Napoli, riconosciuto dalla vittima come colui che si era presentato a casa sua per ritirare i gioielli.
Misure cautelari e trasferimento in carcere
Le risultanze investigative sono state condivise con la procura di Cassino e il giudice per le indagini preliminari, che ha disposto la custodia cautelare in carcere per due dei tre indagati, mentre per il terzo è stata prevista la misura degli arresti domiciliari con dispositivo di controllo elettronico.
Il 10 marzo 2025, gli agenti del commissariato di Gaeta hanno arrestato i tre uomini nelle province di Caserta, Benevento e Napoli. Gli arrestati sono stati trasferiti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere e in quello di Benevento, mentre il terzo soggetto è stato posto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.